Una catena di preghiera per i troppi cristiani perseguitati in Africa. A lanciare l’iniziativa, chiamata “Wake up Project”, è la Fondazione EUK Mamie. Da tutto il mondo possono parteciparvi, ripetendo le orazioni recitate nel video da fratel Augustine Ntumba in lingua Tshiluba, parlata dalla gran parte della popolazione della Repubblica democratica del Congo. Una scelta, quella del sacerdote della diocesi di Luebo, compiuta in segno di maggior vicinanza ai confratelli vittima di repressione e abusi.