Il nuovo Centro di alimentazione terapeutica di Azione contro la fame aperto nell'area urbana di Kabul - © Elise Blanchard per Azione contro la Fame
Azione contro la Fame opera nelle regioni di Kabul, Ghor, Daikundi, Helmand e Badakhshan, riuscendo a raggiungere anche le aree più remote del Paese, grazie alle sue cliniche sanitarie mobili - © Elise Blanchard per Azione contro la Fame
Lo scorso anno Azione contro la Fame in Afghanistan ha aiutato oltre 1 milione di persone con interventi di salute e nutrizione, acqua e servizi igienici, sicurezza alimentare, salute mentale e supporto psicosociale - © Elise Blanchard per Azione contro la Fame
Complessivamente, si stima che in Afghanistan 28,3 milioni di persone (i 2/3 della popolazione) abbiano bisogno di assistenza umanitaria - © Elise Blanchard per Azione contro la Fame
Si stima che in Afghanistan nel 2023 17 milioni di persone debbano affrontare un'insicurezza alimentare acuta, di cui 6 milioni a livelli di emergenza - © Elise Blanchard per Azione contro la Fame
Sono cifre tra le più alte al mondo e si prevede che la situazione peggiorerà - © Elise Blanchard per Azione contro la Fame
La situazione peggiorerà a causa degli effetti simultanei dell'inverno e della stagione di magra, degli alti prezzi dei generi alimentari, della diminuzione dei redditi, della disoccupazione e del continuo declino economico - © Elise Blanchard per Azione contro la Fame
La fame non colpisce più soltanto le aree rurali remote, ma anche le grandi città come Kabul, Kandahar e Herat - © Elise Blanchard per Azione contro la Fame
Oggi la crisi economica, l'alto tasso di disoccupazione, la povertà e l'esclusione delle donne dai settori economici e sociali sta colpendo sempre più duramente anche la popolazione urbana - © Elise Blanchard per Azione contro la Fame
Nelle ultime settimane Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria internazionale presente in Afghanistan dal 1979, ha inaugurato a Kabul un centro di alimentazione terapeutica (TFU – Therapeutic Food Unit) con 15 posti letto per trattare i casi più gravi di malnutrizione nei bambini sotto i 5 anni.
Infatti, a differenza del passato, la fame non colpisce più soltanto le aree rurali remote, ma anche le grandi città come Kabul, Kandahar e Herat, dove inizia ad interessare anche fasce in precedenza non toccate da povertà e insicurezza alimentare. «Oggi la classe media urbana afghana è il nuovo volto della fame in Afghanistan», scrive la ong. Infatti, la crisi economica, l'alto tasso di disoccupazione, la povertà e l'esclusione delle donne dai settori economici e sociali hanno avuto un impatto drammatico sulla popolazione urbana, che in precedenza era il gruppo sociale più attivo economicamente. L'indebitamento medio delle famiglie è aumentato, mettendo a dura prova gli equilibri della popolazione e ostacolando la capacità delle già fragili famiglie della classe media urbana afghana di adattarsi agli shock.