venerdì 7 dicembre 2018
Nelle Riduzioni gesuite del Paraguay aiutò i Guaranì a sviluppare il loro naturale talento musicale. E loro continuano a copiare a mano la sua musica considerata appartenente al loro popolo
Domenico Zipoli, il musicista missionario che piace a papa Francesco

La Libreria Editrice Vaticana (LEV) ha pubblicato il volume intitolato ‘Il sogno musicale di un Paradiso in Terra’ dedicato ad un compositore molto caro al Pontefice: Domenico Zipoli, un gesuita vissuto fra il ‘600 e il ‘700 che lasciò il successo in Europa per seguire i gesuiti nelle missioni del Sudamerica. “Papa Francesco – afferma Militello nel video - mi ha incoraggiato a proseguire in questa ricerca, fornendomi addirittura in dono uno spartito dello Zipoli missionario”. In particolare, la ricerca si è imbattuta negli scritti in spagnolo antico che evidenziano l’animo dei superiori gesuiti nei confronti del giovane novizio italiano. “Zipoli - prosegue Militello - ha trascorso gli ultimi 8 anni della sua breve vita nel Noviziato della Compagnia di Gesù a Córdoba, proprio dove Papa Francesco è stato direttore spirituale e confessore”. Nell’introduzione al libro, scritta dal Pontefice, si legge: “l’esempio che il giovane Zipoli ci ha offerto, sebbene vissuto nel XVIII secolo, resta oggi attuale per le nuove generazioni”. Il legame col Papa riguarda anche il ruolo dell’arte e della musica in ambito educativo e missionario, tema sempre essenziale per la Chiesa e in particolare per la Compagnia di Gesù.

“Zipoli - scrive infatti il Santo Padre - ha compiuto una meravigliosa opera di evangelizzazione ancora oggi ricordata”. E il libro di Militello lo conferma. “Gli indios – racconta il maestro - rimanevano estasiati e stupefatti ad ascoltarlo suonare per ore intere".

Il valore di questo giovane compositore è di aver superato le barriere culturali mediante l’arte. Pur essendo un compositore europeo, è stato capace di rispondere alla sorprendente inclinazione degli indios verso la musica. “Il mio desiderio - dice il maestro Militello – è quello di mettere in luce, sotto un inedito ritratto umano e spirituale, la figura di Zipoli, rivalutata a partire dalle scoperte degli ultimi 50 anni”. Sulla base di una ricca documentazione, il libro offre non solo una dettagliata ricostruzione storica, ma anche una lettura estetico-teologica delle composizioni missionarie di Zipoli. “I suoi spartiti - conclude Militello - sono stati ritrovati inaspettatamente nella giunga tropicale, in quell’ultimo angolo di Paradiso in Terra, così come lo chiamano gli abitanti”.

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