Neil Young in concerto - Reuters
Non ce l'ha fatta Neil Young a convincere Spotify a rimuovere Joe Rogan, un commentatore televisivo e comico statunitense no-vax, con il quale la star del folk rock non voleva condividere la stessa piattaforma. E, così, "Heart of Gold", "Rockin In The Free World", "Old Man" e gli altri brani più celebri di Young non saranno più disponibili su Spotify, su richiesta dello stesso artista.
Nei giorni scorsi il cantautore canadese, uno dei più carismatici e influenti degli anni Settanta, aveva scritto una lettera aperta a Spotify, minacciando di rimuovere tutte le sue canzoni, un'azione che avrebbe comportato, per lui, una perdita secca del 60% dei suoi proventi da streaming, se Rogan avesse continuato ad avere diritto di cittadinanza sulla piattaforma.
"Possono avere Young o Rogan, non tutti e due", aveva scritto l'autore di "Heart of Gold" sul suo sito. Tuttavia il suo messaggio, che il cantante ha tolto dopo due giorni, ha avuto un effetto boomerang e sono state le sue canzoni che Spotify ha cominciato ad eliminare, acconsentendo quindi alla sua richiesta.
La piattaforma, infatti, due anni fa, ha concluso un accordo da oltre cento milioni di dollari per avere l'esclusiva dei podcast di Rogan. "Vogliamo che tutta la musica e i contenuti audio del mondo siano a disposizione dei nostri clienti", ha spiegato Spotify, "Con questo viene la grande responsabilità di bilanciare la sicurezza degli ascoltatori e la libertà dei creatori". La piattaforma ha anche espresso rammarico per la decisione di Young e auspicato che il cantante cambi presto idea.