Il sacerdote rapito, padre Matthew Dajo - Da Twitter Acs
Non si hanno più notizie del sacerdote rapito in Nigeria alcuni giorni fa da uomini armati. Si tratta dell'ennesimo caso di rapimento di un sacerdote nel Paese africano.
Preghiamo tutti assieme, amici di ACS, per il rilascio di Padre Matthew Dajo, aggredito e rapito da uomini armati il 22 #novembre nella sua casa parrocchiale, la parrocchia di Sant'Antonio, Yangoji, #Abuja #liberaituoiprigionieri #Nigeria pic.twitter.com/8UQd0lx3iH
— ACS-Italia (@acs_italia) November 27, 2020
Il rapito è padre Matthew Dajo della parrocchia di Sant'Antonio nel villaggio di Yangoji, nell’arcidiocesi di Abuja. "Le nostre preghiere sono per il Suo immediato rilascio!" si legge nel tweet del 24 novembre con cui Acs denunciava il rapimento.
L’ennesimo sacerdote rapito in #Nigeria. Padre Matthew Dajo della parrocchia di Sant'Antonio nel villaggio di Yangoji, nell’Arcidiocesi di #Abuja, è stato sequestrato da uomini armati sconosciuti. Le nostre preghiere sono per il Suo immediato rilascio! pic.twitter.com/f8wu7aZB5B
— ACS-Italia (@acs_italia) November 23, 2020
L’ennesimo rapimento testimonia come la Chiesa cattolica in Nigeria continui a essere nel mirino di bande di criminali senza scrupoli che stanno terrorizzando diverse località del Paese.
I leader religiosi sono sempre più spaventati. I sequestri vengono organizzati con l’obiettivo di riscuotere un riscatto. In alcuni casi le ragioni sono personali, politiche o etniche. Il messaggio che traspare da questi crimini è chiaro: la Chiesa non deve sentirsi al sicuro. La Conferenza episcopale della Nigeria (Cbcn) da tempo ha chiesto aiuto, non solo alle forze di polizia locali, ma anche al governo centrale nella capitale, Abuja.