I soccorritori portano via un ferito dopo l'esplosione di un'autobomba in centro Mogadiscio (Ansa)
Una prima autobomba ha colpito l'hotel Nasa Hablod Two, nel centro di Mogasdiscio, e una mezz'ora dopo, una seconda auto carica di esplosivo è saltata in aria, non lontano, davanti all'ex sede del Parlamento. Poi assalitori armati hanno fatto irruzione nell'hotel dove un attentatore kamikaze si è fatto saltare in aria. Almeno venti, secondo la polizia, le persone rimaste intrappolate.
La Somalia torna nella morsa del terrore con un bilancio, ancora parziale, ma molto pesante: almeno 18 morti e oltre 16 feriti il bilancio di sangue fornito dalla polizia per l'autobomba esplosa davanti all'hotel di Mogadiscio dove, riferiscono testimoni oculari, ancora si sentono colpi di arma da fuoco. Un colonnello della polizia somala e un ex deputato sono fra le persone decedute. Due i terroristi uccisi, sempre secondo le forze dell'ordine, in un commando composto da cinque elementi. L'organizzazione integralista islamica somala al-Shabaab ha rivendicato l'esplosione dell'autobomba davanti all'hotel della capitale. Gli shabaab stessi hanno dichiarato che sono i loro terroristi all'interno dell'hotel, dove si continuano a sentire colpi di arma da fuoco.
Un testimone ricoverato in ospedale per leggere ferite ha riferito di aver visto tre uomini armati in uniforme correre verso l'hotel dopo l'esplosione dell'autobomba: «Penso fossero combattenti Al Shabaab che provavano ad assaltare l'hotel», ha detto l'uomo, Mohamed Dek Haji. L'hotel Nasahablod era già stato obiettivo di un sanguinoso assalto nel 2016. Verso la fine di giugno era stata fatta esplodere un'autobomba contro il suo cancello e almeno quattro terroristi avevano fatto irruzione nell'edificio, rimanendo asserragliati per ore. Il bilancio di quell'attacco era stato di almeno 15 morti e 20 feriti, in gran parte civili.
Solo due settimane fa un camion-bomba è esploso nella capitale somala uccidendo almeno 358 persone e ferendo oltre duecento persone: è stato l'attacco più sanguinoso della storia del Paese.