mercoledì 31 maggio 2017
Centinaia di bambini, tra i 5 e i 13 anni, coinvolti nel progetto “Premier League Reading Stars”: un programma di 10 settimane per aiutare chi fa fatica a leggere e scrivere usando il calcio
Il centrocampista del Manchester United Juan Mata tra i ragazzi (Premier League)

Il centrocampista del Manchester United Juan Mata tra i ragazzi (Premier League)

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Che fatica stare fermi e concentrarsi su un altro paragrafo che parla di Alice nel paese delle meraviglie, Charlie che visita la fabbrica di cioccolato e Percy Jackson che si intrattiene con gli dei dell’Olimpo! Eppure vale la pena perché tra qualche minuto si realizzerà il sogno di una vita. Tirare un calcio al pallone insieme ai grandi del Leicester City Football, quelli che l’anno scorso hanno fatto la storia vincendo la Premier League, la massima serie del campionato di calcio inglese.
Così la pensano, in questi giorni, centinaia di bambini inglesi, tra i 5 e i 13 anni, coinvolti nel progetto “Premier League Reading Stars” (PLPrimaryStars.com), un programma di 10 settimane per aiutare chi fa fatica a leggere e scrivere motivandolo con partite di calcio e visite agli stadi più famosi.
L’iniziativa è gestita insieme dal National Literacy Trust, charity con la missione di promuovere l’alfabetizzazione e dalla Premier League che, dal 2003, collaborano perché gli scolari più lenti e svogliati, spesso provenienti da famiglie povere e poco istruite, scoprano che anche un libro può dare le stesse soddisfazioni del pallone.


Magliette con i colori della squadra preferita e anche penne, certificati, adesivi, righelli e poster oltre a film, giochi e quiz. Le risorse sono diverse e aperte ad ogni scuola e gli insegnanti possono facilmente registrarsi sul sito dove si trovano anche piani precisi per le lezioni, la possibilità di inserirsi in entusiasmanti competizioni e quella di ottenere una visita a scuola del trofeo della “Premier League”.
I risultati sono notevoli se si pensa che tre quarti dei bambini che partecipano a questo programma recuperano almeno sei mesi di lettura e scrittura in appena dieci settimane
L’obbiettivo finale è molto ambizioso. Coinvolgere 10.000 scuole elementari, in Inghilterra e Galles, entro il 2019, collaborando con 88 squadre tra quelle che partecipano alla Premier League e quelle che giocano nella English Football League, la Coppa di Lega inglese.
Tra i giocatori più famosi che sono tornati tra i banchi di scuola per fare lezione come insegnanti o sedersi accanto agli alunni per aiutarli a leggere e scrivere vi sono Gary Cahill, il difensore inglese, capitano del Chelsea, Juan Mata, il centrocampista del Manchester United, Theo Walcott dell’Arsenal, Josè Mourinho, manager del Manchester United, Kevin De Bruyne del Manchester City, Sadio Mane del Liverpool e Eric Dier del Tottenham Hotspur.


E mentre Juan Mata si concentrava per insegnare un po’ di geografia Sadio Mane portava in cortile una classe per una lezione di scienze motorie mentre Gary Cahill dimostrava la sua destrezza tentando di togliere il pallone agli alunni. Per non parlare di Eric Dier che ha riprodotto con la grafica del computer i suoi momenti migliori con il Tottenham Hotspur. Insomma con matita e penna e usando il computer i questi grandi calciatori, miti dei più piccoli, hanno voluto dimostrare che studiare bisogna e vale la pena.
“E’ importante che i calciatori famosi capiscano che sono modelli di ruolo e possono avere un impatto importante sui più giovani”, ha spiegato Eric Dier, “E’ fantastico che siamo in grado di aiutare gli alunni a scuola e penso che tanti giocatori siano disposti a sostenere questa iniziativa”.
“Leggere poemi ai più piccoli e farsi coinvolgere da loro è stato bellissimo”, ha detto Theo Walcott, “Avere un giocatore della Premier League a scuola genera un sacco di entusiasmo tra gli scolari”.

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