Il 2025 non è ancora iniziato, ma nelle case di migliaia di russi c’è un protagonista indiscusso: il calendario dell’FSB, il servizio segreto nazionale, erede del fin troppo celebre KGB. L’edizione di quest’anno sta andando letteralmente a ruba. Tutto merito (anche) della copertina, che ritrae un presidente Putin, visibilmente ringiovanito e in versione "macho", insieme all’omologo cinese Xi Jinping, anche lui in abito casual e più muscoloso di come mostrano le cronache. Tutto il calendario è dedicato ai soldati russi e gli agenti del servizio segreto impegnati in quella che nel Paese chiamano "operazione militare speciale", ossia la guerra in Ucraina.
Le 12 immagini grondano di retorica nazionalista, dove in primo piano ci sono i valori su cui si fonda il putinismo, in testa la difesa della Patria dall’Occidente. E gennaio, per esempio, un soldato russo, nei panni di un crociato, si prepara a infilzare con la spada un combattente ucraino. Sulla divisa di quest’ultimo, si riconoscono la bandiera americana e quella europea. Non mancano immagini di vita quotidiana che ricordano la retorica sovietica. Il mese di marzo vede un soldato che tiene in braccio un bambino, mentre in quello di aprile, un combattente delle forze speciali è ritratto mentre tiene in mano il mitra e, sullo sfondo, le bandiere dell’Unione Sovietica e della Federazione Russa. In giugno e novembre si cerca di umanizzare la figura degli agenti dei servizi. Uno viene ritratto mentre gira con il suo zaino, a cui è attaccato un orsacchiotto i peluche. L’altro mentre, sempre in divisa, aspetta l’autobus seduto alla fermata. Non poteva mancare, a dicembre il richiamo alla fede, con la Vergine che illumina un soldato, armato di tutto punto.