L'esultanza del leader dell'opposizione, candidato alle presidenziali Raila Odinga: "Questo è veramente un giorno storico per il popolo del Kenya. Per la prima volta nella storia della democratizzazione africana è stata pronunciata una sentenza che annulla elezioni presidenziali irregolari".
La Corte suprema keniana ha invalidato i risultati delle elezioni presidenziali dell’8 agosto che davano vincitore il presidente uscente, Uhuru Kenyatta, rispetto all’oppositore, Raila Odinga.
Il processo elettorale è quindi da ripetersi entro 60 giorni.
“Quattro giudici su sei hanno considerato le ultime elezioni macchiate da irregolarità e incongruenze contrarie alle leggi costituzionali e elettorali”, titolavano oggi i quotidiani locali nella capitale, Nairobi.
Tale sentenza va contro l’opinione della Commissione elettorale nazionale (Iebc) e i numerosi gruppi di osservatori elettorali tra cui le missioni di Unione africana, Unione europea, e Carter center. “La credibilità della Iebc come di tutti gli osservatori internazionali è ora seriamente intaccata”, ha commentato ad Avvenire da Nairobi un diplomatico occidentale.
L’atmosfera è tornata tesa in varie parti del Kenya dove la popolazione teme un ritorno alle violenze post-elettorali che dieci anni fa provocarono almeno 1,300 morti e circa 600mila sfollati.