Un agente di sicurezza si sporge da una finestra del Parlamento di Teheran durante lo scontro con i terroristi (Ansa)
È di almeno 12 morti e 39 feriti il bilancio del doppio attacco di stamani a Teheran, in Iran, dove terroristi hanno colpito la sede del Parlamento, il Majlis, e il mausoleo di Khomeini. Un terzo commando è stato neutralizzato prima che entrasse in azione. Tre terroristi si sono fatti esplodere, due al mausoleo e uno al Parlamento, mentre altri 2 sono stati catturati. L'attacco è stato rivendicato dai jihadisti del Daesh, il sedicente Stato islamico.
Kamikaze al mausoleo di Khomeini
Un commando di 4 o 5 terroristi ha colpito questa mattina al mausoleo dell'ayatollah Ruhollah Khomeini, nel sud della capitale. Un kamikaze camuffato da donna, sotto un chador, si è fatto esplodere mentre altri assalitori aprivano il fuoco con armi automatiche. Un secondo attentatore è rimasto ucciso nello scontro a fuoco mentre un terzo si sarebbe suicidato ingerendo una capsula di cianuro. Un quarto terrorista sarebbe stato catturato. Non è chiaro se ci sia stato un quinto terrorista, che si sarebbe fatto esplodere in un secondo momento per non essere preso. Il monumento funebre di Khomeini, meta di frequenti pellegrinaggi, si trova nella zona meridionale della capitale.
Terroristi in Parlamento. L'ultimo si fa esplodere
La notizia dell'attentato al mausoleo, riferita dall'agenzia Tasnim, è stata preceduta da quella di spari nella sede del Parlamento, il Majlis. Tre uomini armati hanno fatto irruzione, innescando uno scontro a fuoco con le guardie. Uno è stato catturato, un altro probabilmente ucciso, l'ultimo si è barricato al quarto piano dell'edificio e dopo alcune ore si è fatto saltare in aria. Si sono uditi anche spari in piazza Baharestan, di fronte al Parlamento. Evidentemente uno degli aggressori è riuscito a uscire e ha sparato sui passanti.
Le testimonianze dei parlamentari
Il parlamentare Elias Hazrat ha detto al sito web della tv di Stato che tre aggressori, uno armato di pistola e due di kalashnikov, hanno assaltato il Parlamento. L'agenzia Isna cita un altro parlamentare, secondo cui le porte dell'edificio erano chiuse e uno degli aggressori è stato circondato dalle forze di sicurezza. Secondo il giornale online Shargh, un altro terrorista si sarebbe barricato in una stanza del complesso molto ampio del Parlamento e avrebbe detto di avere una cintura esplosiva. Fonti parlamentari, citate dall'agenzia Tasnim, parlavano di 4 ostaggi.
La rabbia dei deputati contro America e Arabia Saudita
Dopo l'incursione in Parlamento è esplosa la rabbia dei deputati, che hanno cominciato a scandire: «Morte all'America. Morte al suo servo, l'Arabia Saudita». La monarchia saudita è da tempo impegnata in un braccio di ferro con l'Iran per la supremazia nel Golfo Persico: le due potenze si stanno scontrando, in particolare, sul terreno dello Yemen, dove i ribelli Houthi sciiti hanno rovesciato il governo sostenuto da Riad.
Il Daesh rivendica
Il Daesh, attraverso il suo ramo libico, ha rivendicato gli attentati a Teheran. Ne dà notizia l'emittente saudita al-Arabiya, citando l'agenzia di propaganda dei jihadisti, Amaq. Anche il Site, gruppo di monitoraggio sui siti jihadisti, cita la stessa rivendicazione: «Combattenti dello Stato islamico hanno attaccato il mausoleo di Khomeini e il Parlamento».