martedì 22 luglio 2014
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I membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu "condannano nei termini più forti" la persecuzione delle minoranze religiose ed etniche a Mosul e in altre parti dell'Iraq controllate dall'Isis, e sono "profondamente preoccupati per le minacce" rivolte a questi gruppi, incluso il recente ultimatum ai cristiani a lasciare la città o pagare un tributo, convertirsi all'islam, oppure essere uccisi.I Quindici sono ugualmente preoccupati dal fatto che le minoranze sono soggette a rapimenti, uccisioni e alla distruzione delle loro proprietà. I membri del Consiglio si rammaricano inoltre che nelle ultime settimane decine di migliaia di persone siano state costrette a fuggire dalle loro case, mentre molte altre sono stati giustiziate o rapite.  I Quindici ricordano inoltre che l'Isis e gli altri gruppi armati devono rispettare il diritto internazionale umanitario e invitano tutti i soggetti politici a superare le divisioni e lavorare insieme per un processo politico inclusivo e che rafforzi l'unità nazionale, la sovranità e l'indipendenza dell'Iraq.
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