venerdì 4 agosto 2023
Erano in 10 i ragazzi di tutto il mondo che oggi a Lisbona si sono seduti al tavolo assieme al Pontefice. "Un'emozione unica, ci ha detto che siamo tutti preziosi per Dio"
I giovani che hanno pranzato con il Papa a Lisbona

I giovani che hanno pranzato con il Papa a Lisbona - Liut

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Quando arrivano in sala stampa hanno gli occhi che brillano, quasi non ci credono a quello che hanno appena vissuto: hanno condiviso il pranzo con papa Francesco. Lui e dieci giovani da tutto il mondo, attorno a un tavolo nella nunziatura apostolica di Lisbona, come di consueto in tutte le Gmg. I giornalisti presenti a Lisbona per la Gmg li tempestano di domande, la curiosità è tanta: com‘è mangiare accanto al Papa? Cosa vi siete detti? Com’era il menu? «Semplice», è la risposta a tutte questi interrogativi. Prima di tutto semplice è stato il menu: pasta al pomodoro, della carne con le verdure e poco altro. Semplice e confidenziale è stato anche il dialogo durante il pasto, durato più di un’ora. «Sono stati scelti per rappresentare i loro coetanei di tutti i cinque continenti», ha sottolineato il vescovo ausiliare di Lisbona, Amerigo Aguiar, che ha accompagnato il gruppo in sala stampa dopo il pranzo. «Hanno portato al Papa i loro desideri e i loro sogni, ma anche tutte le fragilità e le difficoltà delle nuove generazioni di tutto il mondo», ha aggiunto il presule, che a settembre sarà creato cardinale.

Portogallo, Perù, Colombia, Brasile, Filippine, Stati Uniti, Palestina, Guinea Equatoriale: queste le provenienze dei giovani, tra i quali la più piccola era Hannah Maria, dagli Usa, mentre il più “anziano” era il colombiano Luis Carlos, 31 anni. Joana, portoghese di 24 anni, laureata in psicologia e volontaria alla Gmg dallo scorso novembre, racconta lo scambio con il Papa: «Ci ha detto che oggi essere cristiani significa andare controcorrente – racconta –. Poi abbiamo parlato di molti temi che riguardano la nostra vita: dalla precarietà alle attese per il futuro, dalla difesa della vita, del nostro protagonismo nel cambiamento. Poi ci ha detto che nessuno di noi è uno scarto, siamo tutti preziosi agli occhi di Dio». Francesco ha poi regalato a tutti un rosario e una medaglia di Lisbona. Anche i ragazzi hanno regalato qualcosa al Papa: «Gli ho lasciato un foglio con i nomi della mia famiglia», rivela Clara, del Perù.

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