L'obiettivo è, come si dice in questi casi, ambizioso: raccogliere 3 milioni di euro in poche settimane, precisamente da metà giugno al 31 luglio. Ma a Cracovia tutti sono pronti a scommettere che il traguardo sarà raggiunto. La raccolta fondi sarà planetaria, così come l’entusiasmo per l’arrivo di migliaia di ragazzi da tutto il mondo per incontrare papa Francesco. E proprio ai margini dell’immenso campo di oltre 200 ettari in cui si svolgerà la Veglia del sabato sera (il 30 luglio), e la Messa finale della domenica mattina (il 31), stanno sorgendo le due «opere segno» della Gmg2016, quelle che resteranno quando i riflettori della Giornata si saranno spenti su Cracovia e sarà un’altra città a raccoglierne il testimone. Campus Misericordiae, 12 chilometri a sud-est del centro storico e 30 dall’aeroporto internazionale; a un lato della rotonda principale, sul territorio municipale di Wielicza, sulla strada verso le famose miniere di sale, sorge Casa Misericordia: la prima pietra è stata posata nel 2015, poi è arrivata la campana da mezza tonnellata con le effigie della Gmg, che suonerà per la prima volta la sera del 30 luglio, per accogliere papa Francesco. Ora la casa è completata: «nei prossimi decenni», spiega la Caritas di Cracovia che la gestirà, ospiterà durante il giorno 45 anziani e disabili, che saranno impegnati in attività ricreative, intrattenuti da giovani volontari e personale qualificato. Un centro diurno di assistenza, dunque, ma il suo obiettivo principale è la «riabilitazione sociale» per aiutare gli anziani a superare l’isolamento.La Casa sarà benedetta da Bergoglio e per lui è stata allestita una stanza al primo piano, «casomai volesse trascorrere il sabato notte qui», sorride
il direttore della Caritas cittadina, padre Bogdan Kordula.
Poco più in là, alle spalle della Casa, sta per essere completato un enorme magazzino: si chiama Bread of Mercy, il pane della Misericordia. È un centro di smistamento per viveri e generi alimentari destinati alle mense dei poveri della regione di Cracovia.«È la prima volta che si costruisce prima della Gmg», assicura padre Kordula, e spiega che le due strutture sono il dono che i giovani del mondo fanno al Pontefice.Il terzo «regalo» sono le cliniche mobili, autoambulanze attrezzate che «saranno benedette da papa Francesco e poi mandate in Siria e nei campi profughi in Libano e Giordania», assicura don Kordula.La campagna di
crowdfunding su una delle numerose piattaforme web sarà lanciata a metà giugno e durerà fino alla fine di luglio. Per i sottoscrittori sono previsti alcuni omaggi di ringraziamento a seconda dell’ammontare del contributo: dai classici gadget della Gmg come la T-shirt o la tazza fino all’iscrizione del proprio nome in una targa esposta nelle due strutture. Ma ci sono anche alcuni «reward» più curiosi, come un «giorno con la Guardia svizzera» o un «giro in papamobile».