“Quando bambini e adolescenti abitano lo spazio digitale: rischi e opportunità per la crescita e lo sviluppo delle relazioni”. È questo il tema con cui la Fondazione Benedetta D’Intino lancia il suo Premio Giornalistico, giunto quest’anno alla dodicesima edizione. Fino al 3 luglio 2024 potranno partecipare tutti i giornalisti, pubblicisti e professionisti, che tra l’1 settembre 2023 e il 30 giugno 2024 abbiano pubblicato articoli su un quotidiano, un periodico o sul web, oppure abbiano redatto servizi o inchieste per la radio o la tv trattando questo argomento.
Le candidature vanno inviate mediante la posta elettronica all’indirizzo premiogiornalistico@benedettadintino.it. Un premio di mille euro sarà riconosciuto, rispettivamente, ai vincitori delle due categorie, articoli giornalistici e servizi audio e video. A valutare i lavori in concorso sarà una giuria di giornalisti composta, tra gli altri, da Ferruccio De Bortoli, Giangiacomo Schiavi e Andrea Vianello, e un comitato tecnico rappresentato da importanti psicologi e psicoterapeuti come Wally Capuzzo, Nicola Corti di Fondazione Allianz UMANA MENTE, Aurelia Rivarola, Mattia Formenton e Silvia D’Intino.
Tutte le informazioni relative all’invio e alle regole del concorso sono consultabili sul sito http://www.benedettadintino.it/.
Il Premio intende essere anche l’occasione per riflettere su una delle sfide educative più importanti dei nostri giorni. Lo sottolinea Mattia Formenton, presidente della Fondazione Benedetta D’Intino. “In un’epoca di iper-connessione, soprattutto per i più giovani, il ruolo delle tecnologie assume una dimensione sempre più sociale ma strettamente connessa con lo sviluppo e la crescita personale ed emotiva. Con questo riconoscimento vogliamo premiare chi, nel mondo dell’informazione, riuscirà a portare una riflessione originale e obiettiva sul tema, che aiuti a interpretare il fenomeno tenendo in considerazione le sue molteplici sfaccettature”.
Anche con quest’ultima edizione il concorso conferma lo scopo preciso per cui è nato nel 2001: accendere i riflettori su temi di urgenza e rilevanza sociale, riconoscendo i meriti di quei professionisti della comunicazione che decidono di dedicare passione e competenza a realtà non sempre indagate a sufficienza. Ancora una volta, al centro dell’iniziativa ci sono i diritti e i bisogni dei più piccoli e delle loro famiglie.
Una missione da sempre per Fondazione Benedetta D’Intino, nata nel 1992 per volontà delle famiglie Mondadori, D’Intino e Formenton in ricordo della piccola Benedetta, scomparsa prematuramente. L’ente non profit si occupa di bambini con grave disabilità comunicativa e con disagio psicologico, sostenendo le loro famiglie. La Fondazione opera attraverso l’omonimo Centro clinico che assiste circa 400 bambini l’anno, offrendo loro il supporto di professionisti che hanno una formazione specifica e una lunga esperienza nel trattamento di problemi psicologici e disabilità. Al suo interno è presente anche una Biblioteca Speciale per bambini con disabilità motoria e di comunicazione. Prima a istituire una Scuola di Formazione in Comunicazione Aumentativa Alternativa la onlus, in circa trent’anni, ha formato oltre mille operatori della riabilitazione e dell’educazione. Nel 2022 la Scuola è diventata Master di primo livello in Comunicazione Aumentativa Alternativa in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.