Una ragazza ricorda la giovane curda Mahsa Amini, “punita” dalla polizia morale iraniana perché aveva indossato l'hijab ma lasciando fuori ciocche di capelli - Reuters
C’è un movimento, quello degli attivisti iraniani che chiedono più libertà e democrazia, che sta scuotendo il mondo. Iniziata a settembre con la morte brutale della giovane curda Mahsa Amini, “punita” dalla polizia morale perché aveva indossato l'hijab ma lasciando fuori ciocche di capelli, l’ondata di proteste è andata crescendo, con molte manifestazioni represse nel sangue. Gli attivisti, però, non intendono fermarsi. E hanno indetto tre giorni di mobilitazione, iniziati ieri e la cui fine è prevista per domani, giorno in cui in Iran si festeggia il “giorno dello studente”.
Proprio domani, per esprimere solidarietà e vicinanza alle donne iraniane, le giovani e i giovani di Economy of Francesco hanno promosso un’iniziativa internazionale. Dall’Italia al Portogallo, dall’India alla Costa d’Avorio, dall’Australia al Messico, saranno infatti impegnati in una maratona in diretta streaming in cui a turno leggeranno, in diverse lingue, la celebre raccolta di racconti orientali Mille e una Notte. “Abbiamo assistito a 3 mesi di proteste di piazza - raccontano le giovani di EoF -. Alcune di noi hanno aderito alla protesta delle donne iraniane imitando quel gesto inequivocabile e coraggioso: tagliare una ciocca di capelli”. Un'usanza della cultura curda è diventata un simbolo di rabbia, un urlo disperato che pretende cambiamento, un taglio netto che diventa metafora delle parole, della libertà, dei diritti recisi.
“Oggi - continuano le giovani economiste e imprenditrici del mondo - sentiamo il dovere di metterci accanto alle donne iraniane che stanno lottando per la loro libertà e accanto a tutti i giovani che stanno provando, rischiando la loro vita, a costruire un futuro migliore. E lo faremo utilizzando le parole, per sottolineare la capacità “salvifica” della parola, il diritto di parlare e protestare”.
L’espediente narrativo di Mille e una Notte, inoltre, ricorda che la narrazione è anche un luogo dove recarsi per provare a sconfiggere la morte: ars narrandi, ars vivendi. Le donne hanno una particolare familiarità con le parole, perché hanno una intimità speciale con la vita. Loro ci insegnano le prime parole: che siano ancora le donne a generare le necessarie parole prime del mondo nuovo che deve nascere.
È possibile seguire la maratona in diretta streaming dalle 7.00 di domani, mercoledì 7 dicembre, sul canale internazionale Youtube di EoF, a questo link.