Una venditrice con una cliente - Archivio
La vendita diretta si conferma un settore forte e dinamico, apprezzato dagli italiani sia in termini di opportunità di lavoro, sia come stile di consumo. Lo attestano i dati dei primi nove mesi del 2021 resi noti da Avedisco-Associazione vendite dirette servizio consumatori, che con le sue aziende associate, registra un fatturato di oltre 531 milioni di euro per una crescita del +5,74% rispetto ai primi nove mesi del 2020. Nei primi nove mesi dell’anno sono quasi 11mila gli incaricati che hanno scelto di entrare a far parte del mondo della vendita diretta, numeri in aumento del 3,5%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e che portano il numero totale degli incaricati a oltre 320mila. Nei primi nove mesi del 2021 l’Alimentare nutrizionale si conferma come il settore più rappresentativo, con un fatturato che supera i 381 milioni di euro, un aumento del +7,24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Segue Cosmesi e accessori moda, che cresce del +7,21%, con un fatturato che supera i 46 milioni di euro e il comparto Servizi, che registra un fatturato di oltre 26 milioni di euro, + 10,82% rispetto ai primi nove mesi del 2020. «Il bilancio positivo per la vendita diretta nei primi nove mesi del 2021, conferma che i consumatori continuano a darci la loro fiducia riconoscendo la qualità dei nostri prodotti, la professionalità e il valore dei servizi forniti dagli incaricati alle vendite e dalle aziende associate - spiega Giovanni Paolino, presidente di Avedisco -. In un contesto complesso come quello attuale, la vendita diretta rappresenta una professione che appassiona e consente un inserimento immediato per tutti coloro che desiderano gestire il proprio tempo, avendo soddisfazioni lavorative, ma soprattutto personali».
Il ruolo centrale delle donne nella vendita diretta a domicilio è confermato dal presidente di Univendita, Ciro Sinatra: «Le donne sono la vera forza della vendita a domicilio. Nelle imprese associate rappresentano il 69,2 % di chi svolge un’attività di tipo imprenditoriale, mentre è del 90,5% la quota femminile sul totale della forza vendita. Univendita e le aziende associate sono da sempre al fianco delle donne e del loro impegno quotidiano, valorizzandone il ruolo professionale e favorendo il work-life balance, ovvero la capacità di bilanciare in modo equilibrato il lavoro e la vita privata». Intanto l’assemblea annuale dei soci di Univendita ha approvato il nuovo Codice etico, adeguandolo a quello adottato dalla Direct Selling Europe, la federazione che rappresenta la vendita a domicilio in Europa, cui l’associazione aderisce. «È per noi un documento fondamentale su cui le aziende e i loro venditori basano il lavoro quotidiano perché assicura che la vendita diretta sia realizzata nella piena tutela dei diritti dei consumatori, da sempre al centro degli interessi dei nostri associati - conclude Sinatra -. Il Codice etico impegna le imprese associate a tenere comportamenti etici volti a garantire la correttezza dell’attività commerciale e la sostenibilità economica della vendita diretta, definisce le regole per lo svolgimento di attività sostenibili ed evidenzia quelle che sono considerate in contrasto con queste finalità, anche se conformi alle disposizioni legislative in vigore».