Mariagrazia Fanchi - Direttore Almed (Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo) - Università Cattolica
Al via il secondo anno del progetto Opinion Leader 4 Future, programma triennale nato dalla collaborazione tra l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Credem, tra i principali e più solidi istituti bancari italiani. Il progetto, partito ad inizio 2020 nell’ambito delle media relations di Credem e coordinato e gestito da Almed, punta a stimolare il dibattito, il dialogo ed il confronto analizzando la rilevanza ed il ruolo dei nuovi opinion leader nel panorama informativo con l'obiettivo di favorire lo sviluppo della conoscenza dei meccanismi di comunicazione e di formazione delle opinioni. Tale iniziativa di sostegno alla ricerca accademica è in linea con il percorso strategico avviato dal Gruppo Credem ed orientato ad una sempre maggiore attenzione alla sostenibilità sociale, economica ed ambientale.
Per l’Università Cattolica il progetto rappresenta un virtuoso esempio di collaborazione con il mondo dell’impresa, un'opportunità di accrescimento delle conoscenze scientifiche sui fenomeni complessi e cruciali della formazione dell’opinione ed un modello di sinergia fra le tre missioni dell’Ateneo: ricercare, insegnare ed incidere sulla società.
Nel 2020, nonostante la pandemia di Coronavirus che ha radicalmente mutato il contesto di riferimento di tutte le attività sociali ed economiche mondiali, sono stati sviluppati significativi progetti di ricerca e divulgazione sulla circolazione delle news e la creazione delle opinioni durante il lockdown, sulla Generazione Z (persone nate nel 1995-2010) e su risparmio ed educazione finanziaria. Tali attività hanno fortemente stimolato il dibattito sociale ed accademico, raggiungendo potenzialmente oltre 18 milioni di persone con le numerose iniziative previste dal progetto e le azioni di comunicazione. Sono stati organizzati 10 seminari accademici virtuali, coinvolti 30 tra esperti, ricercatori e professori universitari e strutturato un nuovo sito internet dedicato completamente all'iniziativa. Molto significativo è stato anche l'interesse riscontrato sui social media con oltre 550 mila contatti complessivamente generati che evidenziano l'estrema attualità dei temi trattati.
Nel 2021 l’attività proseguirà con un particolare focus sull’interattività e l’interconnessione delle persone e sullo studio delle generazioni Y (persone nate tra il 1981 -1996), X (nati tra il 1965 e 1980) e “baby boomers” (1946 - 1964). Saranno inoltre attivati progetti su tematiche verticali come i meccanismi di informazione e di influencing relativi all'impegno sociale delle aziende ed alle politiche di diversity e sarà monitorata la copertura informativa delle nuove fasi dell'emergenza sanitaria, con particolare attenzione all'attività degli opinion leader.
Il presidente di Credem Lucio Igino Zanon di Valgiurata ha commentato: «Vogliamo continuare a valorizzare e alimentare la cooperazione tra il mondo delle imprese e quello accademico e da sempre siamo convinti che la missione di un'istituzione come la nostra sia non solo tutelare il risparmio e sostenere i progetti di famiglie ed imprese, ma anche contribuire al miglioramento della società promuovendo iniziative, in questo caso di carattere universitario, che stimolino il dibattito ed il confronto su dinamiche importanti della nostra vita quotidiana. Penso che uno degli aspetti più significativi di questo progetto sia il coinvolgimento di tanti soggetti e l'importante grado di partecipazione, di interesse e di interazione. Questa per noi è la più grande soddisfazione poiché significa che c’è voglia di parlare di informazione, che si vuole sapere di più dei meccanismi che la regolano e la governano fornendo un proprio contributo che arricchisca il dibattito a favore di tutta la collettività».
«La seconda annualità di Opinion Leader 4 Future - ha dichiarato Mariagrazia Fanchi, direttore Almed, Alta scuola di formazione in comunicazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - ci farà fare un passo avanti nella modellizzazione dei processi di costruzione di acquisizione delle informazioni e di costruzione dell’opinione. Durante il primo anno di lavoro abbiamo illuminato la complessità della geografia di strumenti e di luoghi, dalla rete, ai media tradizionali, alla famiglia e ai gruppi di pari, all’interno delle quali i giovani si muovono per informarsi, delle pratiche di autotutela e di fact checking che mettono in atto e di come alla fine prendono decisioni in merito ai diversi temi della loro vita. Questo modello, già complesso, sarà quest'anno messo alla prova, un vero e proprio stress test, su tre altre generazioni. L'obiettivo è di arrivare a una ricostruzione dei flussi informativi e dei processi di costruzione dell'opinione, che possa fornire un ausilio ai decisori e ai policy maker nella definizione delle azioni necessarie a garantire un’informazione plurale e corretta».