La combinazione di saperi tecnologici e umanistici aiuta a trovare lavoro - Archivio
Qualità come la capacità di adattamento, attitudine al lavoro in gruppo, capacità di risolvere problemi, per chi cerca un lavoro, valgono oggi quanto un 110 e lode. Chi assume un laureato, ancora di più in tempi di emergenza Covid-19, chiede anche che abbia una serie di competenze trasversali fra le quali flessibilità e capacità di adattarsi alle situazioni occupano il primo posto. Il dato emerge dallo studio su Laureati e lavoro messo a punto da Unioncamere nell'ambito del sistema informativo Excelsior realizzato con Anpal e ministero del Lavoro. Se alle competenze soft si affiancano anche quelle digitali le possibilità di superare la selezione si fanno ancora più elevate. Le digital skill, infatti, sono state richieste dalle imprese per quasi il 70% dei laureati ricercati nel 2019, soprattutto per quelli dell'indirizzo ingegneria. In un periodo di grande cambiamento nel mondo del lavoro come l'attuale, si legge in una nota di Unioncamere, le conoscenze teorico e pratiche strettamente legate alla professione sono importanti, ma a fare la differenza per trovare un lavoro vincendo la concorrenza sono sempre di più le soft skill, soprattutto se la posizione a cui ci si candida richiede un livello di istruzione elevata.
Flessibilità e capacità di adattamento sono state - sottolinea l'istituto guidato da Carlo Sangalli - le qualità più apprezzate dalle imprese per l'82% dei laureati ricercati in Italia nello scorso anno. Seguono la capacità di lavorare in gruppo e in maniera condivisa (78%), la capacità di risolvere problemi (74%), la capacità di lavorare in autonomia (66%). Meno determinanti, ma ancora ampiamente richieste, sono la capacità di descrivere, comunicare e promuovere risultati, prodotti e servizi aziendali in italiano in contesti interni all'impresa e nei rapporti esterni (60% di segnalazioni di importanza elevata), mentre la capacità comunicativa in lingue straniere è meno richiesta (43%). Fondamentali anche le competenze digitali, perché la digitalizzazione sta trasformando rapidamente il modo di produrre e di lavorare. Pertanto le competenze digitali, in particolare l'utilizzo di tecnologie internet e la capacità di gestire e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, diventano sempre più importanti nel bagaglio formativo dei laureati. Le imprese richiedono digital skill soprattutto ai laureati dell'indirizzo ingegneria elettronica e dell'informazione e dell'indirizzo scientifico, matematico e fisico. Le altre competenze "tecnologiche" considerate nell'indagine, cioè la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici, nonché la capacità di gestire soluzioni innovative applicando tecnologie "4.0" (cioè quelle legate all'automazione industriale), ottengono segnalazioni di importanza elevata per i laureati nel 46% e nel 29% dei casi rispettivamente. Gli stessi indirizzi prima indicati (scientifico‐matematicofisico e ingegneria elettronica) ottengono i maggiori punteggi anche rispetto a queste altre due competenze tecnologiche. Vi è infine un 40% di segnalazioni di importanza elevata per l'attitudine al risparmio energetico, indicato soprattutto per ingegneria civile e ingegneria industriale.