mercoledì 4 gennaio 2017
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Un ristorante sociale, XFood, in cui lavorano 32 disabili psichici. Un centro giovanile, asili nido, scuole dell’infanzia, accoglienza per i migranti, Sprar e comunità alloggio per minorenni. Sono alcuni dei servizi forniti dalla dozzina di cooperative che compongono il consorzio pugliese Nuvola. Ognuna ha in media tra i 20 e i 25 operatori assunti, in un territorio – il Brindisino – dove le opportunità di lavoro latitano. «Siamo nati nel 1999 – spiega la presidente di Nuvola, Irene Milone – grazie a mio fratello, Giuseppe, ai tempi animatore di comunità della diocesi di Oria nel Progetto Policoro. Ne nacque la possibilità di una collaborazione tra Nord e Sud sul tema della cooperazione sociale, attraverso un gemellaggio con la diocesi di Forlì.

Lui rimase in Puglia per portare avanti il progetto nascente, io in quattro mesi al Nord imparai cosa fosse un consorzio. Tornata, coinvolgemmo gruppi di volontariato e informali, che si costituirono in cooperativa per formare il primo consorzio del nostro territorio. Per 5-6 anni abbiamo costruito tanto e solo dopo abbiamo cominciato a vedere i primi frutti, fino al clou del 2000 sia per nuovi ingressi di cooperative che di contratti importanti». Poi un periodo di seria difficoltà, superato grazie allo spirito di servizio. «A quel punto o fallivamo, lasciando feriti dietro di noi, come ci consigliavano contabili ed esperti, oppure stringevamo un forte patto di fatica per andare avanti. Abbiamo stretto i denti e ne siamo usciti più forti, pagando tutto e tutti». Oggi anche il mondo dell’inclusione sociale è cambiato. «Vent’anni fa da educatori siamo diventati cooperatori.

All’inizio c’era tanto cuore ma poca conoscenza. Oggi i ragazzi sono più formati ma meno disposti a credere in qualcosa che vada al di là della gratificazione immediata ». I fiori però sbocciano anche nel deserto. «Grazie a un progetto finanziato dalla Regione Puglia abbiamo avviato 32 tirocini formativi per ragazzi con disabilità psichiche, coinvolgendo imprenditori del profit che si sono associati a noi e realizzando XFood, un ristorante all’interno di un centro giovanile, diventato uno dei più rinomati della provincia. Solo insieme si costruisce speranza».

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