Il turismo si conferma trainante per l'occupazione italiana. Secondo un'elaborazione sul periodo 2008-2011 realizzata da Federalberghi e Fipe, in partnership con l'Ebnt, il numero dei lavoratori dipendenti è, infatti, passato dai 881mila a oltre 954mila, con un incremento di occupati del 8,5%. Decisivo il contributo delle donne e dei giovani (under 40): le due categorie generalmente più penalizzate in fatto di occupazione ribaltano la situazione nel capitolo turismo rappresentando rispettivamente il 60 e il 63% dei dipendenti. Più in generale, è impegnato nel turismo il 5% dell'occupazione dipendente del Paese: un dato da cui partire in vista di Expo 2015 che proprio in questo settore può fare la differenza. Tra le prime cinque regioni italiane che hanno occupato più dipendenti nel turismo è, infatti, la Lombardia a registrare il dato più alto con oltre 170mila lavoratori tu un totale nazionale di quasi 955mila occupati. La seconda regione è risultata l'Emilia Romagna che conta 100.295 occupati; a seguire Veneto (96.733), Lazio (94.076) e Toscana (73.297). Sul fronte delle province, invece, nei panni di capofila c'è Milano con 93.703 lavoratori, seguita da Roma (76.398) e Napoli (31.706)."Sono segnali - ha detto il presidente di Ebnt,
Alfredo Zini - che fanno ben sperare per i due anni che dovrebbero segnare la ripresa economica del Paese, il 2014 e il 2015, anno di Expo. E proprio su questo biennio - ha aggiunto - occorre puntare sia in termini di occupazione che dal punto fi vista dei risultati economici. Non c'è dubbio che Expo, benché rappresenti un'opportunità per tutto il Paese, a Milano e in Lombardia si concentrerà un numero rilevantissimo di turisti ai quali occorrerà dare una risposta dentro e fuori Expo. Il semestre europeo a guida italiana, con tanti eventi organizzati a Milano, può diventare il banco di prova".