Mariano Berriola, presidente dello Young International Forum
Un giovane su tre in Italia è occupato in settori non in linea con il proprio percorso di studi. Il 18% dei diplomati fra i 20 e i 24 anni è sovraistruito, così come il 28% di laureati fra i 25 ed i 34 anni. Il numero dei Neet, ovvero chi non è impegnato in un percorso di studi, di lavoro o di formazione, si conferma a giugno di quasi tre milioni di persone. Sono questi i dati da cui parte la decima edizione dello Young International Forum (Yif), la tre giorni che accoglierà migliaia di giovani provenienti da tutta Italia in cerca di informazioni, orientamento ed opportunità per far partire il proprio progetto di carriera sia in ambito di studio che di lavoro.
Laboratori, punti informativi, seminari, colloqui, test attitudinali, giochi di gruppo e area dell’amicizia saranno i punti di riferimento della manifestazione che si svolgerà a Roma dal 3 al 5 ottobre negli spazi dell’ex Mattatoio di Testaccio.
Diversi gli spazi allo Yif dedicati all’orientamento. L’area tutor, dove docenti e tutor di Italia Education saranno a disposizione per offrire un primo colloquio orientativo per scegliere al meglio il proprio percorso di studi; l’area informativa, dove Istituzioni, Università, Accademie ed enti di formazione potranno rispondere alle domande dei ragazzi, un luogo dove incontrare direttamente i responsabili di ateneo e gli addetti ai lavori. E poi, il workshop di Orientamento Post Diploma, con le informazioni utili alla scelta dell’Università, per guidare i ragazzi verso una scelta autonoma e responsabile, attraverso la consapevolezza del sé, delle proprie risorse e competenze. E quello sulla preparazione del test di Medicina.
Per chi volesse intraprendere un percorso di studio, di aggiornamento o di lavoro all’estero, al salone sarà consultabile la piattaforma Likefogg con 15 guide di altrettanti Paesi stranieri, oltre che entrare in contatto diretto con Giappone, Svezia, Germania, Stati Uniti, Spagna, Francia e Repubblica Ceca. La Fulbright Commission presenterà le borse di studio negli Stati Uniti; l’Ambasciata di Spagna le opportunità di studio e lavoro nella penisola Iberica; l’Ambasciata del Giappone propone borse di studio e il programma di scambi internazionali Japan Exchange and Teaching Programme; il Daad Tedesco e le opportunità di studio in Germania; l’Ambasciata di Francia presenterà le opportunità per chi intende trascorrere una parte dei propri studi nella Repubblica francese.
Opportunità di stage, tirocini, premi e borse, lavoro vero e proprio, volontariato e scambi culturali. Previsti inoltre workshop sul percorso di selezione del personale: il cv, la lettera di presentazione e il colloquio di lavoro. Le competenze trasversali utili per il mondo del lavoro è il seminario riservato a quanti si interrogano sulle aspettative delle imprese in tema di lavoro. Gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, invece, potranno sfidarsi a colpi di Jobs, il gioco da tavolo pensato per trasferire ai ragazzi i concetti del lavoro attraverso il gioco.
Ai tanti ragazzi che pensano di realizzare e creare una start up sarà dedicato l’incontro dal titolo: Trasforma le tue idee in una start up. Il workshop mira a trasferire la cultura del fare impresa, con le testimonianze di esperti e giovani startupper che si sono lanciati nel mondo dell’imprenditoria giovanile. Ai potenziali imprenditori partecipanti sarà messo a disposizione un test sull’autoimprenditorialità che esprimerà in punteggio la propria potenzialità nel fare impresa.
#MaipiùNeet è l’hastag scelto quest’anno per sensibilizzare la politica, le imprese, la società civile verso un tema ancora molto sottovalutato: ovvero quello che riguarda la condizione di milioni di ragazzi che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in nessun percorso formativo.
«Dobbiamo sostenere i nostri giovani, fornirgli gli strumenti e le condizioni perché possano mettere in moto il loro progetto di vita. E in questo senso saranno fondamentali le scelte del governo già a partire dalla prossima legge di bilancio - ha dichiarato Mariano Berriola, presidente dello Yif -. Non possiamo essere indifferenti a un fenomeno che vede fermi ai blocchi quasi tre milioni dei nostri ragazzi».