giovedì 12 settembre 2024
Nel secondo semestre, il saldo positivo tra aperture e chiusure di aziende vede un incremento di 29.489 attività, con un risultato superiore a quello dello stesso periodo dell'anno scorso
In ripresa la voglia di impresa in Italia

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Le difficoltà non fermano gli aspiranti imprenditori. Nonostante le sfide economiche persistenti, infatti, riprende un po' di vigore la voglia di fare impresa in Italia nel secondo trimestre 2024. Secondo l'analisi trimestrale Movimprese condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio, tra aprile e giugno 2024 il saldo positivo tra aperture e chiusure di imprese vede un incremento di 29.489 attività, con un risultato superiore a quello dello stesso periodo dell'anno scorso. Uno degli elementi chiave di questa crescita è stato l'aumento delle iscrizioni, che hanno toccato quota 81.456, registrando una ripresa di 2.179 unità rispetto allo stesso trimestre del 2023. Sul fronte opposto le cessazioni hanno raggiunto le 51.967 unità, segnando un incremento rispetto alla media storica e il quinto aumento consecutivo in cinque anni. In termini assoluti il Sud Italia si conferma un importante motore di crescita, con un saldo positivo di 9.084 nuove imprese e un tasso di crescita dello 0,44%, in linea con quello registrato nel medesimo periodo dell'anno precedente, ma inferiore a quello medio nazionale (+0,5%). Anche il Nord-Ovest e il Centro Italia hanno mostrato performance positive, sia nei valori assoluti (+8.671 e +6.348 imprese) che nei tassi di crescita rispettivamente dello 0,56% e dello 0,51%. La Lombardia si distingue come la regione più dinamica, con un saldo positivo di 6.483 imprese, seguita dal Lazio, che ha visto un incremento di 3.851 nuove imprese. Al contrario ma in termini di tassi di crescita, altre regioni, come la Sardegna (+0,02%), l'Umbria (+0,27%) e la Basilicata (+0,32%) hanno mostrato aumenti decisamente più contenuti rispetto alla media nazionale.

Calano gli investimenti

Nel primo semestre del 2024, l'Italia ha registrato una significativa contrazione negli investimenti nelle start up, con un calo del 24% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sono state infatti realizzate 135 operazioni, rispetto alle 177 dell'anno precedente. Questa tendenza è stata riflessa anche nell'ammontare complessivo degli investimenti, che è sceso a circa 356,61 milioni di euro, segnando una diminuzione del 30,07% rispetto ai 510 milioni di euro raccolti nello stesso periodo dell'anno scorso. Un trend negativo testimoniato dalla recente analisi prodotta da McKinsey & Company, che riflette come, nonostante l’importanza del settore privato, gli investitori sono sempre più cauti e selettivi, probabilmente a causa dell'incertezza economica globale e delle tensioni geopolitiche. Una difficoltà macroeconomica che influenza in maniera diretta anche l’ecosistema start up, che continua comunque a svolgere un ruolo cruciale nella promozione dell'innovazione e nella crescita economica. Come dimostra un’analisi di Cerved, nel nostro Paese le start up sono fondamentali anche per la creazione di nuove opportunità di lavoro, dimostrando una resilienza e un adattamento particolarmente efficaci in periodi di crisi economica. L'Italia rappresenta quindi un terreno più che fertile per gli investimenti in startup che però faticano a prendere piede. Ma cosa frena gli investitori italiani a credere nell’ecosistema start up? Oltre a una cultura finanziaria ancora poco approfondita, secondo Startup Geeks, il più grande incubatore online italiano di start up e società attiva nel campo della formazione imprenditoriale, è colpa delle ancora numerose false credenze nel panorama italiano degli investimenti. Molte persone, infatti, siano esse privati cittadini o imprenditori, non iniziano a investire in startup a causa di preconcetti e della difficoltà di reperire informazioni chiare e accessibili. Tra le false credenze più comuni in tema di investimenti rilevate da Startup Geeks emergono:

- Il pensiero che sia necessario disporre di milioni di euro per investire in startup, quando per iniziare posso essere sufficienti anche quote minori di 500 euro;

- L'opinione che investire in start up sia troppo rischioso e simile a giocare d'azzardo, mentre una diversificazione oculata del portafoglio può mitigare i rischi e aumentare le possibilità di successo;

- La convinzione che solo chi ha già esperienza diretta nel settore o è uno startupper possa comprendere il funzionamento e le dinamiche degli investimenti in startup: non è necessario essere un esperto come Jeff Bezos per iniziare a investire;

- Pensare che investire sia difficile e riservato a pochi eletti, quando invece con una corretta formazione, un’adeguata preparazione e una semplificazione dei concetti, anche investire in startup può diventare alla portata di chiunque.

Proprio per colmare il gap informativo che distanzia l’Italia dagli altri Paesi, Startup Geeks, la piattaforma italiana della formazione per aspiranti imprenditori e investitori, lancia una Masterclass gratuita dedicata a chi desidera investire in startup, ma non sa da dove iniziare.

La cultura d'impresa

Il prossimo autunno prenderà il via la prima edizione dell’Academy che i Giovani Imprenditori di Confindustria Veneto hanno messo a punto insieme con Cuoa Business School, volta a formare la futura classe dirigente associativa. Si tratta di un percorso di alta formazione, a cadenza annuale, che coinvolgerà per ciascuna edizione 20 Giovani Imprenditori per dare loro gli strumenti necessari alla rappresentanza associativa. L’Academy nasce con l’obiettivo di diffondere la cultura d’impresa fondata sull’internazionalizzazione e la sostenibilità ambientale, economica e sociale, così da contribuire alla formazione professionale, culturale e personale della futura classe dirigente del territorio. I punti caratterizzanti del progetto di formazione sono le conoscenze innovative, la contaminazione di idee, il networking e il confronto tra i giovani imprenditori e la generazione imprenditoriale senior attiva, per rispondere ad un mondo sempre più veloce e imprevedibile a cui anche il sistema associativo deve saper reagire in tempi rapidi e con azioni efficaci. Da qui l’esigenza di dotare i giovani imprenditori che saranno chiamati a rappresentare gli interessi della propria categoria degli strumenti per svolgere al meglio questo delicato compito, per rimettere al centro l’impresa, come attore sociale in grado di creare sviluppo e benessere per tutti. Nella prima edizione il percorso si articolerà in quattro moduli dedicati ad altrettante aree tematiche chiave: organizzazione e funzionamento di Confindustria, rapporti tra la rappresentanza imprenditoriale e le istituzioni pubbliche locali e centrali, relazioni industriali e, infine, creazione del consenso e rapporti con i media.

È partito da Torino Build your future, il programma di incontri ideato da Intesa Sanpaolo e realizzato in collaborazione con scuole e Università, che nei prossimi mesi coinvolgerà circa 10mila studenti di tutta Italia per ispirarli e formarli sui grandi processi trasformativi della società come la digitalizzazione, l'intelligenza artificiale, la blue economy, la space economy, le life science e altri. L'obiettivo del progetto è approfondire la conoscenza di alcune competenze chiave per la crescita formativa e personale, tra cui le competenze trasversali, e promuovere nelle giovani generazioni una maggiore consapevolezza del contesto in rapida e continua trasformazione. Le prossime tappe sono a Roma a settembre, Genova e Bergamo in ottobre. Le successive tappe saranno Trento, Urbino, Napoli, Pavia, Milano. Da anni, Intesa Sanpaolo collabora a vari livelli con Università e scuole di diverso grado proponendo iniziative di internazionalizzazione, di integrazione con il tessuto industriale, di inclusione educativa e di sostegno del talento e del merito attraverso progetti per la prevenzione dei disagi nelle giovani generazioni e lo sviluppo di competenze trasversali. Il progetto rientra nell'impegno più ampio di Intesa Sanpaolo che da sempre ha una grande attenzione alla formazione dei giovani, allo sviluppo di competenze trasversali, al sostegno all'internazionalizzazione delle scuole, tutti strumenti per consentire ai ragazzi di adattarsi a un panorama lavorativo in continua trasformazione. Intesa Sanpaolo ha promosso un Osservatorio permanente, Look4ward, che ha l'obiettivo di individuare i fabbisogni di nuove competenze e da cui emerge che le professioni del futuro saranno sempre più caratterizzate dalla fusione tra conoscenze tecniche verticali, competenze trasversali e capacità relazionali.

Le buone pratiche

Sono oltre 64mila le imprese sostenute dal Gruppo Invitalia nel 2023. Di queste sono più di 4.200 le nuove, per il 40% create da donne. Inoltre, sono quasi 31mila i posti di lavoro che gli incentivi hanno contribuito a creare o salvaguardare, per il 48% dei casi nel Mezzogiorno. Sono questi alcuni dei risultati conseguiti dal Gruppo Invitalia nel 2023 e contenuti nel Bilancio di sostenibilità che danno conto del valore generato per le persone, per l'ambiente, per le comunità e i territori, per le istituzioni e per le imprese. Il documento evidenzia, in particolare, il ruolo sempre più centrale che Invitalia riveste per dare impulso alla crescita del Paese, favorire la competitività di imprese e territori, sostenere i settori strategici e affiancare la pubblica amministrazione. Cresce in modo significativo il valore delle agevolazioni ammesse, che passa da 4,6 miliardi di euro del 2022 a 5,9 miliardi di euro del 2023, per effetto dell'incremento del valore medio degli investimenti supportati (365mila euro contro i 50mila dello scorso anno). I 5,9 miliardi di euro sono così articolati: 2,5 miliardi di euro per la realizzazione di grandi investimenti, 2,3 miliardi di euro per il rafforzamento del sistema produttivo, 419 milioni di euro per la nascita di nuove imprese e 103 milioni di euro per sostenere le imprese nelle aree di crisi. A ciò si aggiunge l'attività di supporto per l'attuazione dei bandi Ipcei (Importanti Progetti di Interesse Comune Europeo) del valore di 662 milioni di euro. Il valore degli investimenti attivati tramite le agevolazioni è di 23,4 miliardi di euro, di cui il 26% nel Mezzogiorno. Per quanto riguarda le operazioni in equity, sono 12 gli interventi realizzati nel 2023 con il Fondo Cresci al Sud e il Fondo Salvaguardia Imprese, per un valore di 45,8 milioni di euro.

È aperta la Call 4 stranger ideas-Calliope, il programma d'innovazione progettato per valorizzare i risultati della ricerca e promuovere la cultura imprenditoriale, supportando la nascita di startup innovative. Creato da The Qube - incubatore certificato d'impresa e voluto dal Dipartimento di Matematica e Fisica dell'Università del Salento all'interno del progetto Cte Calliope Taranto, il programma è supportato da diversi stakeholders pubblici e privati. La call, rivolta a studenti, dottorandi e ricercatori universitari, nasce con l'obiettivo di valorizzare i risultati della ricerca scientifica e promuovere la cultura imprenditoriale, premiando e supportando i migliori progetti innovativi nei settori one health e deep tech. Il percorso, della durata di quattro mesi, prenderà il via con la Night talk ispirazionale, un evento di networking durante il quale, i partecipanti avranno l'opportunità di ascoltare le esperienze di imprenditori affermati, imparando sia dai loro successi che dagli errori commessi. A seguire, si terrà un'hackathon, un intenso laboratorio per la creazione d'impresa della durata di due giorni progettato per stimolare la nascita di nuove idee e favorire la collaborazione tra i partecipanti. Il laboratorio sarà un vero e proprio catalizzatore di idee che favorirà la formazione di team multidisciplinari pronti a sviluppare proposte progettuali solide e innovative. Il programma continuerà con una serie di webinar tenuti da esperti di settore, mirati a fornire ai partecipanti le conoscenze fondamentali per sviluppare i loro progetti. Per affrontare le specifiche esigenze del team di progetto sono invece previste delle mentorship one-to-one, che permetteranno ai partecipanti di ricevere supporto personalizzato da parte di esperti. Il percorso si concluderà con un demo day, l'evento finale in cui i partecipanti presenteranno i risultati dei loro progetti davanti a una giuria e conosceremo i vincitori del programma di incubazione. In palio per il team vincitore, un viaggio studio presso una fiera europea dedicata al mondo delle startup. Le iscrizioni sono aperte fino al 26 settembre 2024 ore 23.59. Per candidarsi, è sufficiente compilare il form on line disponibile sul sito ufficiale: https://call4ideascalliope.theqube.it/.







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