martedì 10 maggio 2022
Gli uffici e lo stabilimento della Capitale occupano una superficie di circa 200mila metri quadrati, impiegando oltre 350 collaboratori
Il taglio del nastro dei nuovi uffici della Birra Peroni a Roma

Il taglio del nastro dei nuovi uffici della Birra Peroni a Roma - Archivio

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Alla Birra Peroni di via Birolli a Roma - alla presenza dell’assessora alle Attività produttive e alle Pari opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli, del vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori, del presidente della V Municipalità di Roma Mauro Caliste - questa mattina sono stati inaugurati i nuovi uffici. Spazi rinnovati per mettere al centro il benessere dei dipendenti. L'azienda ha voluto creare un luogo di lavoro che sapesse intercettare nel modo migliore la fase di ripartenza post emergenza, accelerando la transizione digitale ed ecologica. Con questo progetto Birra Peroni conferma l’attenzione verso una conciliazione tra esigenze lavorative e personali dei propri collaboratori, come anche la sicurezza sul lavoro, considerata un valore prioritario.

L'ingresso dello stabilimento in via Birolli a Roma

L'ingresso dello stabilimento in via Birolli a Roma - Archivio

Il progetto è stato curato dallo studio Gbpa Architects degli architetti Antonio Gioli e Federica De Leva in
partnership con lo studio Revalue di Cristiana Cutrona e realizzato da Tétris, società internazionale di progettazione e costruzione di spazi in modalità design x build. Nella sua ideazione ha giocato un ruolo
di primo piano il miglioramento delle performance di sostenibilità degli spazi e il benessere delle persone. Oltre a garantire un miglior comfort in termini di temperatura, qualità dell’aria, acustica e illuminazione, gli interventi strutturali permetteranno infatti una riduzione del 45% dei consumi idrici, il risparmio del 35% su quelli energetici e l’abbattimento del 33% delle emissioni di anidride carbonica, mirando a ottenere la certificazione Leed di livello gold. Un contributo nel raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni entro il 2030 in tutti i siti produttivi, indicato dal piano di sostenibilità Legacy 2030 di Birra Peroni. L’intervento, per il quale sono stati investiti 2,2 milioni di euro, rappresenta la prima fase di un progetto ampio che si articola e si completa in due fasi successive, che riguarderanno altri due edifici della sede di Birra Peroni. Un piano di azione che porterà alla creazione di un ecosistema lavorativo più sostenibile e interconnesso, focalizzato sulla condivisione, sulla collaborazione, sull’inclusione e sul benessere delle persone. Il rinnovo degli uffici, unito agli investimenti che in tempi recenti hanno riguardato lo stabilimento di Roma - 5,2 milioni di euro per l’implementazione della capacità produttiva e per lo sviluppo della linea no-alcol - testimoniano e confermano, anche in prospettiva futura, la centralità della sede produttiva nella strategia aziendale e il suo ruolo all’interno del tessuto economico e lavorativo della Capitale e del Lazio in generale. Gli uffici di Roma e lo stabilimento occupano una superficie di circa 200mila metri quadrati, impiegando oltre 350 collaboratori, e hanno una capacità produttiva media annua fino a tre milioni di ettolitri, in grado di contribuire per oltre il 40% al valore economico diretto e indiretto generato da Birra Peroni in Italia.

Foto di gruppo con le autorità e i vertici di Birra Peroni

Foto di gruppo con le autorità e i vertici di Birra Peroni - Archivio

«Il restyling che inauguriamo oggi punta a offrire una risposta reale ai bisogni dettati dalla rapida affermazione di nuovi modelli di lavoro. L’esperienza della pandemia Covid ci ha dimostrato quanto il cambiamento imprevisto di contesto possa influire su alcune dinamiche e contribuire ad accelerarle. La ristrutturazione dei nostri uffici vuole mettere a disposizione delle persone un luogo di incontro e confronto, aperto ed inclusivo, che interagisca con la realtà circostante e i suoi cambiamenti in maniera sostenibile», ha spiegato Enrico Galasso, amministratore delegato di Birra Peroni. «Roma è fiera di poter inaugurare questi nuovi uffici Birra Peroni. Per la città è fondamentale continuare a supportare le aziende che innovano e investono sul territorio», ha dichiarato Lucarelli. «Voglio complimentarmi con Birra Peroni per essere una delle prime aziende italiane a ripensare alla sede e agli uffici in base alle nuove esigenze del mercato del lavoro. Il modo di lavorare sta cambiando, di conseguenza dobbiamo iniziare a ripensare e a progettare nuovi spazi. Questo è un esempio di quello che dovremo fare: luoghi sempre più sostenibili e interconnessi con il territorio che li circonda», ha sottolineato Leodori. «Da quando, nel 1973, gli stabilimenti della Birra Peroni sono stati inaugurati a Tor Sapienza, hanno dato lavoro a tre generazioni di dipendenti. A oggi, in questa sede ci sono 350 lavoratori, molti dei quali insieme alle loro famiglie vivono nel nostro territorio», ha concluso Caliste.

Il legame della Birra Peroni con Roma ha radici lontane. Nata nel 1846 e simbolo del made in Italy a livello globale, oggi è parte del gruppo multinazionale Asahi Holdings, presente in cinque Continenti e 90 mercati. In Italia conta più di 750 dipendenti, tre stabilimenti produttivi - Roma, Bari e Padova - e una malteria, la Saplo di Pomezia, ha una produzione annuale che supera i sei milioni di ettolitri, dei quali oltre due milioni vengono esportati. Birra Peroni è impegnata nella definizione di standard di eccellenza per una crescita sostenibile, il consumo responsabile di alcol, un uso consapevole delle materie prime e il rispetto delle comunità nelle quali opera.

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