martedì 24 novembre 2015
A Salerno gli studenti coinvolti (circa 30 per ogni scuola) diventeranno mediatori culturali: alla fine del percorso dovranno trasferire ai propri compagni quanto imparato durante il progetto didattico.
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Parte a Salerno Safety Tools: strumenti innovativi per la sicurezza, un progetto di alternanza scuola-lavoro inerente la sicurezza sul lavoro, la qualità aziendale e la comunicazione, finanziato dal ministero dell'Istruzione con il bando Memory Safe. Si tratta di un progetto particolarmente innovativo soprattutto per la fascia di età dei ragazzi coinvolti che frequentano la seconda e la terza media. Il progetto è stato presentato oggi, al Teatro Nuovo di Salerno, di fronte a una folta rappresentanza di studenti."È già in questa fase - dichiara Dario Palo, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Fiorentino - che bisogna inculcare la cultura d'azienda. Il progetto costituisce un'occasione di crescita per i nostri ragazzi, i quali grazie alla collaborazione dell'associazione Strade Sicure impareranno anche i principi fondamentali dell'educazione stradale, oltre a concetti come lo stressda lavoro e il mobbing".Il progetto è realizzato dall'Istituto Fiorentino insieme ad altri partner, tra cui il Liceo scientifico Da Procida di Salerno, costituitisi in un Consorzio denominato School Innovation."L'iniziativa costituisce per la scuola, gli studenti e il tessuto imprenditoriale un'importante opportunità di collegamento - afferma Annalaura Giannantonio, dirigente del Liceo Da Procida - che mette insieme due mondi tradizionalmente lontani ma che è di vitale importanza avvicinare".  Nasce dalla necessità di diffondere le buone pratiche da utilizzare nei luoghi di lavoro, "ma anche e soprattutto per spiegare ai ragazzi che quello che imparano a scuola può immediatamente essere utilizzato anche nelle aziende", commenta Luca Iovine, amministratore di Gruppo Iovine srl, che ha elaborato i contenuti tecnico-scientifici dell'iniziativa ed è membro costituente del consorzio School Innovation.L'iniziativa sposa in pieno i principi della Buona Scuola: gli studenti, dopo aver acquisito conoscenze tecniche utili anche nella vita di tutti i giorni, potranno testare le loro competenzedirettamente in azienda, andando a verificare sul campo quanto appreso in aula. Con gli strumenti acquisiti durante lo stage aziendale, misureranno la compliance normativa e dunque il grado disicurezza e qualità presente nelle imprese.Gli studenti coinvolti (circa 30 per ogni scuola) diventeranno, inoltre, mediatori culturali nei confronti dei loro compagni perché, alla fine del percorso, nell'ambito di un seminario, attraverso le più moderne tecniche di public speaking, dovranno trasferire ai propri colleghi, non selezionati nell'ambito dell'iniziativa, quanto imparato durante il progetto didattico. Come nel sistema duale tedesco, spiega Luca Iovine, "la formazione viene orientata in maniera che le conoscenze teoriche vengano trasferite e approfondite nella pratica, attraverso una forte interazione, didatticamente molto importante, tra studenti e lavoratori".
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