Quanto la formazione continua può influire sul fatturato dell’azienda? La formazione continua e l’aggiornamento professionale possono giocare un ruolo determinante per la ripresa economica delle imprese italiane? Sono queste alcune delle domande del sondaggio su “La formazione continua nelle imprese” realizzato da FondItalia, Fondo Paritetico per la Formazione Continua. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Expotraining, la fiera nazionale della formazione.Il sondaggio, realizzato con metodo cawi - (computer-assisted web interviewing), intende fornire informazioni aggiornate in merito al reale rapporto tra imprese e formazione continua dei lavoratori, dai punti di forza alle aree di miglioramento, secondo l’opinione di imprenditori, lavoratori, stakeholder di settore.L’ultimo rapporto Unioncamere sulla crisi italiana mostra un quadro poco confortevole: trentacinque fallimenti al giorno. Ogni due ore in Italia muoiono 3 imprese: 5.334 nei primi cinque mesi dell’anno, 284 in più (+5,6%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di fronte a questi dati negativi è necessario sostenere le imprese e creare lavoro, favorire l'aggiornamento e la crescita professionale. La formazione continua nelle imprese, in questo senso, può giocare un ruolo determinante per la ripresa economica del nostro Paese.“FondItalia, soprattutto grazie alla politica promossa da Ugl e FederTerziario, le Parti Sociali che hanno costituito il Fondo, ha avviato un’intensa attività di ascolto e animazione della domanda di formazione nei confronti delle imprese - ha dichiarato
Francesco Franco, presidente di FondItalia. Tale azione ha consentito di ideare ed utilizzare canali e modalità di finanziamento capaci di facilitare al massimo l’utilizzo del Fondo quale strumento principe per la formazione e l’aggiornamento dei lavoratori nelle imprese”. “La formazione arricchisce l’impresa ed il lavoratore e tutela la sopravvivenza e lo sviluppo di entrambi nel mercato del lavoro - sostiene al riguardo
Egidio Sangue, vice presidente FondItalia e rappresentante della parte sindacale. Pertanto, la missione dei Fondi e' quella di favorire la realizzazione della formazione, semplificando al massimo le procedure di accesso ai finanziamenti”. “I dati provenienti dal sistema permanente di monitoraggio delle attività finanziate dai Fondi Paritetici Interprofessionali confermano l’insufficienza dei livelli di investimento e partecipazione alla formazione continua - spiega
Carlo Barberis, presidente ExpoTraining - ciò è dovuto ad un diffuso disinteresse del sistema produttivo italiano nel promuovere lo sviluppo delle competenze dei propri dipendenti accrescendo la distanza tra mondo della formazione e mondo della produzione. Proprio perché dall’attuale scenario congiunturale non si intravvede una luce che rappresenti la fine del tunnel, la formazione deve accendere un faro che sappia indirizzare, attraverso l’uso di piani, programmi le cui ricadute impattino significativamente sui giovani, sui lavoratori e sulle imprese. Lasciando le cose così come stanno, vale a dire non innervando nel tessuto produttivo le prassi della formazione, non solo riduciamo la loro competitività del Sistema Paese, ma creiamo un danno sociale. Infatti, chi non rinnova fallisce, chi non si aggiorna è ai margini del mercato del lavoro e le conseguenze in termini di ammortizzatori sociali e indennità di disoccupazione ricadono sulla collettività, penalizzano oltremodo il sistema produttivo ed i giovani poiché questi ultimi si troveranno inadeguati nel ricercare ed inserirsi in nuove occupazioni. Pertanto, dobbiamo parlare di costo sociale della non formazione. Per tale ragione abbiamo accolto l’invito di partecipare a questa interessante iniziativa di ricerca”.I risultati del sondaggio saranno illustrati in occasione del “II Evento Nazionale FondItalia”, che si terrà a Milano il
16 ottobre, oltre ad essere presentati all’Expotraining 2013 il
17 e 18 ottobre. Il link al sondaggio è:
https://www.surveymonkey.com/s/QVTKQ5X Il sondaggio resterà online fino al
16 settembre i dati verranno resi noti alla stampa pochi giorni dopo la sua conclusione.