mercoledì 28 gennaio 2015
Purché con una remunerazione adeguata e che permetta di esprimersi in modo creativo. È il risultato dello studio realizzato su 5mila persone dall'Istituto Toniolo in collaborazione con l'Università Cattolica.
L'80% dei giovani disponibile per i lavori manuali
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Il 70% dei giovani italiani tra i 19 e i 32 anni non crede nella possibilità che nei prossimi tre anni l'Italia riesca a tornare a crescere sul livello degli altri Paesi sviluppati e addirittura l'82% è convinto che ci siano scarse possibilità di lavoro legate alle proprie competenze. Sono i risultati di un sondaggio realizzato su 5mila giovani dall'Istituto Toniolo in collaborazione con l'Università Cattolica.Dal sondaggio emerge anche che è in decisa crescita la disponibilità di adattamento verso un'attività manuale che arriva oltre l'80%, purché con una remunerazione adeguata e che permetta di esprimersi in modo creativo. Il rapporto col lavoro in generale sta cambiando, sottolinea lo studio, "se nel 2012 il lavoro era considerato più un luogo di autorealizzazione che un mezzo per procurarsi il reddito, ora la situazione si è capovolta". Anche dal punto di vista retributivo il 70% pensa che a 35 anni sarebbe giusto percepire tra i 1.000 e i 2mila euro, ma oltre la metà teme non riuscirà a superare i 1.500.
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