Si rafforza l'impegno sulla sicurezza del lavoro per cercare di ridurre al minimo gli incidenti, aumentando la prevenzione e i controlli in azienda. A breve - ha spiegato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti che
oggi ha incontrato i rappresentanti di imprese e sindacati oltre al presidente dell'Inail, Massimo De Felice - partiranno i concorsi pubblici per l'assunzione di 150 nuovi ispettori che si aggiungeranno agli oltre 4mila (compresi quelli Inps e Inail) già attivi. Il decreto che dà il via libera alla predisposizione dei bandi infatti è arrivato alla fase finale ma è probabile che ci vorranno diversi mesi perché i nuovi assunti entrino in servizio. L'Ispettorato sul lavoro si aspetta la candidatura di decine di migliaia di giovani. Al momento sono concentrati sulla sicurezza nell'edilizia 280 ispettori "tecnici" con lauree in Ingegneria e Architettura.
«Per affermare una cultura della sicurezza e rafforzare la prevenzione - ha sottolineato Poletti - dobbiamo partire da un lavoro ancora più approfondito di analisi dei fenomeni, anche rafforzando lo scambio e l'utilizzo condiviso dei dati e delle informazioni di cui dispongono i diversi soggetti preposti all'attività di controllo. Bisogna anche puntare ad assicurare una maggiore coerenza tra rispetto delle norme ed azioni
concrete, per esempio verificando che la formazione si traduca in effettivo apprendimento per chi la riceve. Senza trascurare la necessità di favorire lo sviluppo e la diffusione di tecnologie innovative che possono determinare una maggiore sicurezza nelle condizioni di lavoro».
La sicurezza nei luoghi di lavoro - ha detto la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan ricordando l'ultimo caso di incidente mortale sul lavoro - «è un'emergenza nazionale. Saremo in piazza il Primo maggio per dire: ora basta». Anche la Uil chiede «maggiore impegno sul tema della sicurezza evitando "l'assuefazione" agli incidenti. Ci sono ancora troppi morti sul lavoro - ha detto il leader del sindacato, Carmelo Barbagallo - anche se la ripresa è ancora debole». La Cgil chiede un aumento dei controlli con «una strategia nazionale e interdisciplinare contro gli infortuni».
A breve partiranno i concorsi. Si aggiungeranno agli oltre 4mila (compresi quelli Inps e Inail) già attivi
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