In una società sempre più complessa, anche i luoghi di lavoro sono caratterizzati da una sempre più marcata presenza di differenze espressive della molteplicità delle soggettività sociali, culturali, individuali: genere, età, origini etniche, disabilità, orientamento sessuale, caratteristiche di personalità, stili cognitivi, livello di istruzione, background eccetera.
Il Diversity Management è l'approccio multilaterale che riconosce le differenze per gestirle attivamente, non solo in un'ottica etica, ma anche come forte elemento di "employer branding" e strumento per aumentare la competitività dell'azienda e le possibilità di successo. Nel quadro del Diversity Management si colloca il Disability Management, approccio che definisce una serie di pratiche focalizzate in particolare sulla persona con disabilità e sulla sua valorizzazione all'interno delle aree e dei processi aziendali, durante tutta la vita lavorativa: dal recruiting all'assunzione, passando per il processo di socializzazione, i percorsi di carriera e lo sviluppo delle competenze.
Di Disability e Diversity Manager si parla nel corso del convegno promosso dall'Associazione Abilitando che si tiene giovedì 22 novembre presso l'Auditorium Inail di Roma che prende le mosse dalla constatazione di quanto, negli ultimi anni, in Italia sia aumentato notevolmente, da parte di imprese e professionisti, l'interesse per alcuni aspetti della vita lavorativa, centrati sul rispetto e sulla valorizzazione delle differenze individuali.
Aumentate le pratiche focalizzate in particolare sulla persona con disabilità e sulla sua valorizzazione all'interno delle aree e dei processi aziendali
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