Riparte da stasera il “Labour Film Festival”, che in questa edizione festeggia i 10 anni con un calendario ricco di iniziative. Unica in Italia, una delle quattro nel panorama europeo, la rassegna dedicata all'incontro tra i temi del lavoro e la settima arte, la kermesse è promossa da Cisl e Acli Lombardia con il Cinema teatro Rondinella di Sesto san Giovanni e con Avvenire fra i media partner.
“Anche attraverso questa iniziativa vogliamo riaffermare con forza che il valore del lavoro e della sua tutela deve tornare ad essere centrale nella nostra società”, afferma Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia. “Questi ultimi difficili anni hanno toccato i nervi scoperti del nostro tessuto economico e sociale - aggiunge -. Le pellicole proposte nella rassegna sono da sempre occasione di riflessione sulle questioni che riguardano il lavoro, la crisi e le sue conseguenze. Quest'anno vogliono anche stimolare il dibattito sui temi del benessere lavorativo e della difficile conciliazione tra lavoro e famiglia”.
Si parte lunedì 8 settembre, alle ore 20.15, con “Il pane a vita”, documentario di Stefano Collizzolli sulla vicenda del cotonificio Honegger di Albino. Seguendo per un inverno la vita quotidiana di tre operaie in cassa integrazione, il film racconta il tramonto, ormai definitivo, di un modello di lavoro e di società e il vuoto che ne segue. A seguire, l'inaugurazione ufficiale del festival con Gigi Petteni, segretario generale Cisl Lombardia, Rita Innocenti, assessora alla Cultura di Sesto San Giovanni, Luigi Gaffurini, presidente Acli Lombardia. Alle 21.15 proiezione del film di Carlo Verdone “Sotto una buona stella”, seguito da una riflessione sui rischi dell'essere iper-occupati o disoccupati, con Monica Tessaro e Carmen Vesci.
Al tema dell'anno europeo 2014, “Conciliazione lavoro-famiglia” è dedicata la tavola rotonda di giovedì 25 settembre (ore 20) e la proiezione di un'antologica filmica sul tema. A seguire sarà proiettato il documentario di quindici minuti “Missione Pakistan” di Stefano Fumagalli, sul progetto di Iscos Lombardia contro il lavoro minorile. Conclude la serata “Still life” di Uberto Pasolini, produzione britannica che racconta la storia di un funzionario comunale. Al termine, Monica Tessarolo e Carmen Vesci, dello Studio Psicologico In Sesto, guidano una riflessione sul tema “Come prevenire e affrontare lo stress occupazionale”.
Anche quest’anno il festival si articola su tre sezioni: Labour.Short, dedicata ai cortometraggi; Labour.Doc, con la presentazione dei documentari, e Labour Film, dedicata ai lungometraggi di fiction. Complessivamente, l'edizione 2014 conta ben 34 proiezioni e 22 pellicole, tra produzioni italiane e stranieri, ma prevede anche alcuni eventi speciali. In vista di Expo 2015, lunedì 15 settembre alle 21.15, il tema del cibo e della nutrizione è al centro del film indiano “Lunchbox”, di Ritesh Batra, seguito da una degustazione di piatti della cucina indiana. In collaborazione con i pensionati della Cisl, ogni mercoledì pomeriggio dalle 15.15, dal 10 settembre al 1° ottobre, saranno riproposte alcune pellicole.
Il Labour Film Festival si chiuderà giovedì 9 ottobre, con un serata dedicata a un grande classico del cinema per il lavoro: alle 20.10 il documentario “La classe operaia va in paradiso. Retroscena di un film novarese” di Serena Checcucci e Enrico Omodei Salè, che interverrà alla serata; alle 21.15, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca nazionale di Roma, sarà proiettata la pellicola del film di Elio Petri