Ucraini in fuga dalla guerra - Reuters
Diventa operativo il progetto Accoglienza & Lavoro, realizzato grazie alla collaborazione tra Assolavoro, l’Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro che rappresenta oltre l’85% del settore, e Acnur-Agenzia Onu per i rifugiati. Ideato per rispondere ai bisogni delle persone in fuga dall’Ucraina è ora attivo e disponibile per tutti i rifugiati che arrivano in Italia, indipendentemente dal Paese di origine e provenienza, un servizio on line in quattro lingue che guida all’accesso alle misure economiche, formative e di welfare a loro destinate, come definite dall’accordo tra Assolavoro e sindacati di categoria, con fondi per 45 milioni di euro. Dal portale www.assolavoro.eu, infatti, è possibile accedere a una sezione dedicata che rappresenta una guida intuitiva con le misure, i destinatari, le modalità per accedere alle prestazioni e i contatti diretti delle singole Agenzie per il lavoro per i servizi finalizzati all’accoglienza, alla formazione e all’occupazione in favore di titolari di protezione internazionale, protezione temporanea e protezione speciale. La guida on line all’accesso alle misure per i rifugiati è disponibile in italiano, inglese, francese e ucraino. Le misure previste vanno da forme di sostegno economico (il rimborso per l’assistenza psicologica, il rimborso per l’acquisto dei beni prima necessità per i neonati, un contributo per l’asilo nido e per il sostegno all’istruzione) a servizi di bilancio delle competenze, formazione (italiano e professionale), inserimento al lavoro. Una misura è destinata anche a chi accoglie: i lavoratori in somministrazione che ospitano (anche mediante adozione o affidamento), per almeno tre mesi, un beneficiario di protezione internazionale, protezione temporanea o protezione speciale, hanno diritto a richiedere una indennità una tantum di mille euro, elevata a 1.500 nel caso di ospitalità per donne in gravidanza o minori. «La collaborazione con l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ci consentirà di più e meglio di far arrivare le informazioni sui servizi resi disponibili dal settore delle Agenzie per il Lavoro per i rifugiati – spiega Alessandro Ramazza, presidente di Assolavoro -. Assieme ai sindacati di categoria abbiamo messo a punto un piano che risponde ai bisogni di chi arriva secondo un modello multidimensionale. Solo sostegno economico o solo formazione finalizzata all’occupazione avrebbero determinato un approccio parziale, monco. È, da quanto ci risulta anche dalle interlocuzioni in seno alla Wec-Confederazione europea delle Agenzie per il lavoro, il progetto di più ampio respiro messo in atto da imprese private sul piano internazionale. Confidiamo che sia da modello per altre iniziative analoghe, in Italia e all’estero».
Intanto Randstad Italia ha deciso di supportare i rifugiati ucraini, mettendo a disposizione il suo progetto di sostenibilità sociale Without Borders, per creare le condizioni necessarie per un inserimento lavorativo nel nostro Paese. In poche settimane, oltre 300 rifugiati ucraini arrivati in Italia hanno aderito all'iniziativa attraverso la pagina internet dedicata (in italiano e ucraino), la metà è stata avviata a percorsi di italiano e bilancio di competenze. Si tratta in prevalenza di donne di età inferiore ai 40 anni, con profili molto eterogenei (anche qualificati) e diversi background professionali, attivi soprattutto nei settori medical, dell’hospitality & food, della formazione, della consulenza, del commercio e ristorazione. Nel dettaglio, le azioni che il progetto Without Borders mette a disposizione dei rifugiati ucraini - coordinate dalla divisione Randstad Risesmart di Randstad Hr Solution - prevedono un percorso di apprendimento della lingua italiana, l’analisi delle competenze e del background di provenienza, attività di “empowerment” per conoscere il mercato del lavoro, la scrittura del curriculum e la preparazione ai colloqui di selezione. A tutto questo si aggiungono un percorso di “cittadinanza italiana” per conoscere il contesto normativo e i diritti e doveri dei cittadini in Italia, corsi professionalizzanti e uno sportello di counseling, uno spazio di ascolto e sostegno psicologico su richiesta. In tutte le fasi, può essere previsto un mediatore linguistico-culturale. Without Borders è un progetto di inclusione socio-lavorativa attivo già da alcuni anni che offre agli stranieri percorsi gratuiti di aggiornamento e di accompagnamento al lavoro e all’integrazione sociale. Dalla sua nascita ad oggi il progetto ha coinvolto e offerto i suoi servizi a più di 2000 migranti e rifugiati provenienti da tutto il mondo. «Abbiamo deciso di fornire un aiuto concreto e immediato per l’inclusione socio-lavorativa dei rifugiati ucraini mettendo a disposizione la nostra esperienza e il nostro team di counselor, orientatori e docenti - afferma Arnaldo Carignano, Head of Career Transition di Randstad Risesmart - e in poche settimane la risposta è stata davvero grande: tante persone ci hanno contattato per essere aiutati e guidati, desiderosi di essere parte attiva durante la loro permanenza in Italia. Stiamo incontrando persone, professionisti, talenti e siamo convinti che operando insieme, a fianco di istituzioni, associazioni e aziende, possiamo generare opportunità concrete». Per altre informazioni: https://www.randstad.it/randstad-for-ukraine/.