In calo i tempi di ricollocamento - Archivio
Da un’analisi di Aiso-Associazione italiana società di outplacement, emerge come l’esito positivo di una transizione occupazionale, nel primo semestre del 2024, riguardi il 70% dei lavoratori (impiegati di primo livello, quadri e dirigenti) supportati con un percorso di outplacement, in 4,8 mesi medi, stabile rispetto allo stesso periodo del 2023 (4,6 mesi). Nel dettaglio, i tempi di rientro nel mercato del lavoro dei dirigenti si è attestato intorno ai cinque mesi medi (stabile rispetto ai primi mesi del 2023), quello dei quadri intorno ai 4,6 mesi (4,7 nei primi sei mesi del 2023). Infine, crescono i tempi di ricollocazione degli impiegati di primo livello: cinque mesi rispetto ai 4,3 dello stesso periodo del 2023.
Lo studio di Aiso evidenzia inoltre che tra i settori in cui sono stati maggiormente ricollocati i quadri e dirigenti rientrano soprattutto: chimico/farmaceutico, automotive, engineering, mentre le funzioni commerciali e amministrative/finance sono quelle che stanno registrando l’incremento più consistente. Inoltre, Aiso analizza il tema del contratto a tempo indeterminato: la maggioranza degli over 50 valuta con maggiore interesse una forma contrattuale flessibile rispetto ad un contratto da dipendente. Dall'analisi dell'associazione emerge che, nei primi sei mesi del 2024, il 74% delle persone che è stato coinvolto nel processo di rientro nel mercato del lavoro è passato ad un nuovo lavoro con un ruolo uguale o superiore (+ 5,7 % rispetto ai primi sei mesi del 2023). Inoltre, il 65% ha trovato una posizione con un compenso uguale o superiore (stabile rispetto allo stesso periodo del 2023). Infine, gli uomini (64%) sono più coinvolti nel processo di ricollocazione (- 6% rispetto ai primi sei mesi del 2023).
«Nei prossimi mesi prevediamo un maggior utilizzo dell'outplacement in quanto, anche grazie alla misura emanata recentemente dalla Regione Lombardia, i dirigenti che hanno perso l’impiego da almeno un mese, con una età compresa tra i 50 e i 62 anni, residenti o domiciliati nel territorio della regione, possono presentare domanda per usufruire di voucher per la ricollocazione e la formazione - spiega Cristiano Pechy, presidente di Aiso -. La Regione, con questa iniziativa, ribadisce l’importanza strategica del management come asset per proteggere la competitività delle imprese. Accelerando il rientro dei manager nel mercato del lavoro con un percorso di outplacement personalizzato secondo i migliori standard, sosteniamo questa importante misura, avendo in carico oggi decine di dirigenti. In aggiunta a questa iniziativa, collaboriamo con Cfmt nell'attuazione del servizio politiche attive che ConfCommercio e ManagerItalia hanno promosso nell'ultimo rinnovo del Ccnl del terziario per valorizzare e sostenere il riposizionamento professionale dei dirigenti in uscita dall’azienda. Questo servizio include percorsi di outplacement forniti dalle società associate, che stanno ottenendo ottimi riscontri e risultati notevoli».
«È sempre complesso mettere a terra una misura regionale dalle regole stringenti, ma siamo davvero soddisfatti del dialogo continuo con la Regione, finalizzato a capire insieme come semplificare nel prossimo futuro se, come ci auguriamo, la misura sarà prolungata - aggiunge Cetti Galante, vice presidente di Aiso -. Teniamo molto a queste misure e vogliamo sostenerle col nostro continuo impegno, portando l’esperienza di chi da più di 30 anni lavora per dare col percorso di outplacement quella consapevolezza che consente di focalizzare le competenze che vanno protette con la formazione continua e quei comportamenti che mentre si lavora proteggono la propria occupabilità. Le persone con noi capiscono come proporsi in modo efficace al mercato, ma anche come poi mantenersi spendibili».
«Il supporto ai dirigenti nei momenti di transizione professionale, che noi abbiamo messo nel contratto da anni, anche in sinergia con l’outplacement – dice Marco Ballarè, presidente di Manageritalia – è un fattore determinante per le singole persone e per le aziende. Infatti, con l’obiettivo di non disperdere valide professionalità, oggi sempre più determinanti alle imprese per stare sul mercato e competere, aiutiamo entrambi a tutto vantaggio del sistema, come dimostra anche il finanziamento di Regione Lombardia».
«Attraverso l'esperienza dell'outplacement è possibile arrivare alla professione più adatta alla propria personalità ed esperienza: questo perché il percorso svolto presso le società di outplacement consentirà di raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità e aspirazioni professionali e personali - conclude Alessandro Ielo, vicepresidente di Aiso -. Le società di outplacement affiancano il candidato in un importante lavoro di autoanalisi, individuando le aree di riqualificazione e fornendo tutte le informazioni utili a consentirgli un pronto reinserimento nel mondo del lavoro».