Nuove assunzioni di personale, formazione ad hoc, l'uso di droni e foto satellitari su acque, rifiuti e aria. Saranno questi gli strumenti principali del
Progetto specialecave, promosso dalla Giunta regionale della Toscana e messo in atto da Arpat. Obiettivo: potenziare i controlli sull'attività estrattiva e migliorare la gestione ambientale delle cave riducendo, tra l'altro, l'inquinamento di marmettola sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee. La Giunta regionale ha approvato la delibera che dà l'avvio a una nuova stagione di accertamenti e verifiche nei siti estrattivi delle Alpi Apuane.Il nuovo progetto prevede che per due anni, dal 2017 al 2018 (periodo che potrà essere rinnovato), Arpat assuma
12 nuove figure che, adeguatamente formate allo scopo, si occuperanno dell'attività di verifica e controllo.Sarà inoltre acquistata strumentazione adeguata finalizzata a presidiare il territorio come droni e immagini satellitari.