In Piemonte, nell'ambito di una delle azioni del Piano operativo regionale del Fondo sociale europeo 2014-2020, per sostenere la nascita di nuove imprese, sono comprese una serie di misure per favorire la diffusione dello spirito imprenditoriale e l'accompagnamento alla creazione d'impresa sul territorio regionale. Tra questi servizi, figurano quelli di sostegno alle start up innovative. Per questi ultimi interventi, su proposta dell’assessore al Lavoro, Istruzione e formazione professionale,
Gianna Pentenero, la Giunta regionale ha approvato una delibera in cui si stanziano circa otto milioni e mezzo di euro per l’intero periodo, di cui circa due milioni per il biennio 2015-2016.“La Regione Piemonte - spiega Pentenero - ha avuto un ruolo importante nella nascita di start up innovative sul territorio, con un preciso impegno nella filiera che porta dalla ricerca alla nascita delle nuove start up innovative spin off della ricerca pubblica, con la realizzazione del Progetto di sovvenzione globale Percorsi integrati per la creazione di imprese innovative e spin off della ricerca pubblica, gestiti dagli incubatori universitari pubblici, con sede legale ed operativa nel territorio della Regione Piemonte, unitamente a Finpiemonte Spa, che ne ha coordinato l’attività nell’ambito di un accordo di partneriato. Il progetto è stato finanziato dal Por Fse 2007-2013 (6.238.000 euro) e ha individuato come obiettivo attività e servizi per stimolare e sostenere la nascita di nuove start up innovative spin off della ricerca pubblica".Dal 2009 al dicembre 2014, il progetto ha avuto, infatti, come esiti: 55.614 contatti; 1.228 idee di impresa presentate agli incubatori; 361 idee d’impresa accolte; 140
business plan approvati; 138 percorsi di accompagnamento imprenditoriale; 76 imprese costituite, con occupazione diretta di 264 persone; occupazione indiretta (coinvolgimento di soggetti nell’attività) di 187 persone.Il provvedimento assunto sviluppa i servizi di sostegno alle start up innovative in sostanziale analogia con l’esperienza della precedente programmazione, ma le misure previste prevedono le opportune estensioni e adattamenti necessari alla specificità dell’utenza e alle esigenze manifestate dai settori economici del territorio.Le novità riguardano soprattutto le tipologie di start up innovative. Si punta soprattutto alla creazione di imprese nei settori ad alta intensità di ricerca e conoscenza, connotati da un elevato contenuto tecnologico e di conoscenza anche nel settore manifatturiero; nel settore digitale; nel settore della cultura e del turismo. Con il nuovo progetto, gli incubatori universitari pubblici si sono dati l’obiettivo di validare 174
business plan e costituire 132 imprese. Si allarga anche il target di coloro che possono presentare un progetto, che non sono solo più ricercatori universitari, ma anche soggetti con età inferiore ai 40 anni, con diploma di scuola superiore e disoccupati o inoccupati.