Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana - Fotogramma
Prenderà il via, a partire dal 26 luglio 2021, la misura di Regione Lombardia Formare per assumere, che prevede la possibilità per i datori di lavoro, di presentare delle domande di contributo in caso di assunzione di persone prive di impiego da almeno 30 giorni, qualora si intraprenda un percorso di formazione per colmare il divario di competenze in ingresso. Si tratta di un bando da cinque milioni di euro incrementabile con successivi fasi di finanziamento. «Questo provvedimento si pone l'ambizione di dare risposte concrete alle emergenze degli ultimi tempi, soprattutto per quanto riguarda il disallineamento formativo - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana -. Un paradosso che va superato soprattutto ora che ci sono problematiche occupazionali. La nostra Regione è la prima a mettere in campo una misura del genere. Qualificando le persone si possono avere risposte più efficienti e utili».
«La Lombardia prova a rispondere in maniera efficace al bisogno di nuove competenze nel mercato del lavoro, per cercare di superare il mismatch tra domanda e offerta - ha affermato l'assessore regionale alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli -. La misura ha un occhio particolare per il mondo femminile, uno di quelli che ha subito maggiormente la pandemia, e lavoratori sopra i 45 anni. Il voucher per la formazione è
riconosciuto, a seguito dell'assunzione a copertura del costo sostenuto per il percorso formativo, fino un valore massimo di 3mila euro per ciascun lavoratore assunto, a fronte del servizio fruito e della sottoscrizione di un contratto di lavoro subordinato».
La formazione dovrà avere una durata minima pari a 40 ore. «Si tratta di una sperimentazione che va incontro a un'esigenza specifica delle aziende, che è la mancanza di incrocio effettivo tra domanda e offerta del lavoro - ha commentato l'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi -. Dobbiamo mettere a disposizione strumenti che consentano alle aziende di poter formare i futuri lavoratori in funzione delle esigenze che hanno. La ricetta è semplice: dove le aziende orientano la formazione, la capacità occupazionale è elevatissima. Noi dobbiamo incidere sul rapporto diretto tra formazione e azienda. Questa la sfida che abbiamo accolto».