Richieste di rinnovo per il Reddito di cittadinanza - Archivio
Via libera alle domande di rinnovo del reddito di cittadinanza. A partire dal mese di ottobre, infatti, chi ha intascato il sussidio fin dalla prima erogazione (cioè a partire dal mese di aprile 2019) può presentare la domanda per ottenere il rinnovo del beneficio, scaduto a settembre al termine di 18 mesi continui di erogazione, e che riprenderà a decorrere dal mese di novembre (dopo un mese di stop: così prevede la norma). Chi l’ha ricevuto la prima volta dopo del mese di aprile 2019, invece, può richiedere il rinnovo del Rdc a partire dal mese successivo a quello di scadenza, cioè durante il mese di stop all’erogazione (cioè durante il 19esimo mese). Le istruzioni operative sono arrivate dall’Inps, con il messaggio n. 3627/2020.
Introdotto l’anno scorso, il Rdc è al primo giro di boa. Spetta ai nuclei familiari che versano in particolari condizioni per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e, dopo un mese di interruzione, può essere rinnovato (lo stop non opera, invece, per la pensione di cittadinanza, Pdc). Nel mese di settembre, ha spiegato l’Inps, i nuclei familiari che hanno beneficiato del Rdc senza soluzione di continuità fin dalla prima erogazione (cioè da aprile 2019) hanno ricevuto la 18esima e ultima mensilità. Questi nuclei, ha aggiunto l’Inps, possono quindi presentare la domanda di rinnovo di Rdc, a partire dal mese di ottobre, per ricominciare a intascarlo dal mese successivo a quello di domanda (da novembre se la domanda di rinnovo è presentata nel mese di ottobre; da dicembre, se presentata nel mese di novembre; e così via.
La domanda di rinnovo si presenta on line, in via telematica, utilizzando uno dei canali messi a disposizione dall’Inps:
• tramite Poste Italiane Spa (gestore del servizio integrato);
• accedendo in via telematica, tramite Spid, al sito www.redditodicittadinanza.gov.it;
• presso i Caf (Centri di assistenza fiscale);
• presso gli istituti di patronato;
• tramite il sito www.inps.it, con Pin dispositivo, Spid, Carta nazionale dei servizi e Carta di identità elettronica (dal 1° ottobre l’Inps non rilascia più Pin).
Gli stessi canali vanno utilizzati anche per presentare la prima domanda di Rdc.