venerdì 23 gennaio 2015
È una figura professionale emergente a cui è affidato il delicato compito di coordinare e rendere sinergici i vari attori della Pubblica amministrazione. Sono aperte le iscrizioni al III corso. Domande fino al 26 febbraio.
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Complice la crisi economica che rende sempre più oneroso l'utilizzo dell'auto privata, la bicicletta sta riconquistando pian piano un ruolo da protagonista nella mobilità, sia in termini di uso quotidiano casa-lavoro, sia che si tratti di tempo libero. D'altro canto, la spinta verso la sostenibilità a cui sempre più comuni, enti locali e amministrazioni pubbliche stanno aderendo, mette al centro la necessità di muoversi inquinando di meno, magari  in città sempre più a misura di cittadino. Ma la mobilità sostenibile è materia particolarmente complessa che richiede professionalità e competenze specifiche e alle cui criticità si affiancano, allo stesso tempo, interessanti opportunità, anche in termini occupazionali.In questa direzione si muove Fiab-Federazione Italiana Amici della Bicicletta, la più forte realtà associativa dei ciclisti italiani non sportivi, che, a partire dal 6 marzo sarà di nuovo in cattedra in occasione del 3° corso di "Promotore della mobilità ciclistica" organizzato dal Dipartimento delle Scienze neurologiche e del movimento dell'Università degli Studi di Verona.Il promotore della mobilità ciclistica è una figura professionale emergente a cui è affidato il delicato compito di coordinare e rendere sinergici i vari attori della Pubblica amministrazione - spesso oberati da disorganizzazione e lentezze burocratiche - a supporto di tutte le attività legate alla mobilità in bicicletta: dai servizi per la bici in città al cicloturismo, passando per la pianificazione di sistemi e percorsi ciclabili all'intermodalità con il treno.Rivolto a diplomati e laureati di qualsiasi livello e disciplina che desiderano acquisire una competenza specialistica altamente professionalizzante e spendibile sul mercato del lavoro, il percorso formativo è, di fatto, unico, e non trova analogie in altri enti e università. Il corso si divide in 48 ore di lezioni frontali organizzate in quattro fine settimana, intervallati con due fine settimana di uscite in bici in luoghi di eccellenza organizzativa: in tal modo anche coloro che abitano in città distanti possono frequentare il corso compatibilmente con altre esigenze personali.Sono già 37 i promotori della mobilità ciclistica in Italia formati negli ultimi due anni da Fiab e Università di Verona, provenienti dai settori più disparati (tra loro architetti, designer, vigili urbani, imprenditori, operatori della comunicazione eccetera). Tra di loro, inoltre, è emersa la volontà di dare vita a un'associazione che valorizzi ancora di più la loro professionalità, per un futuro che si muova sempre più sulle due ruote.Le iscrizioni al III corso di Promotore della mobilità ciclistica sono aperte fino al 26 febbraio.Info e contatti: Università degli studi di Verona -  tel. 045 8425120http://www.dsnm.univr.it/?ent=iscrizionecs&aa=2014%2F2015&cs=588&lang=it.
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