Tra le boutique degli aromi alla ricerca delle essenze per i tempi duri. Entra nel vivo "Esxence - The Scent of Excellence» fiera mondiale per la profumeria selettiva, la manifestazione dedicata alle fragranze artistiche che fino a stasera (domenica) accoglie, in un'area espositiva di 1.200 metri quadrati all'interno della Triennale di Milano, 132 espositori di cui 19 maestri francesi coordinati da Ubifrance.
Una quattro giorni di convegni, workshop e incontri ad hoc, con un particolare focus rivolto allo sviluppo dei mercati e all'approccio al mondo del profumo delle regioni del Middle e Far East. Quattro giorni dedicati ai profumi rari , convegni e scambi tra distributori internazionali e nasi celebri.
Come un territorio "sicuro", un profumo amato aiuta a non perdersi d’animo anche in tempi di crisi. Nella città dove non mancano indirizzi con profumi eccellenti, con l’Olfattorio e Diptyque a Brera, che sta ai profumi come il Quadrilatero sta alla moda, dove gli stranieri fanno incetta delle nostre essense. Recessione e crisi tagliano le spese voluttuarie, ma non quelle legate alle fragranze. E gli stilisti devono ancora una grossa fetta di fatturato alla vendita dei "magici" flaconi con impressi i loro marchi. È seriale ma ha una chimica diversa su ogni pelle.
Mai come in questa stagione i riflettori sono puntati sul profumo. Recessione e crisi tagliano irrevocabilmente le spese voluttuarie, ma non quelle legate alle fragranze, stando ai dati diffusi da Cosmetica italia che raggruppa grandi multinazionali e piccole imprese, (e attende l’appuntamento del Cosmoprof Wordwide di Bologna dal 2 al 6 aprile) che evidenzia nell’ultimo anno una crescita dell’uno per cento del mercato cosmetico, per un valore di settore che è vanta 9,5 miliardi di euro.
Il momento economico non è dei più facili, ma il mercato del profumo profumo resiste. E resta, oltretutto, il più classico fra gli articoli da regalo, acquistabile anche all’ultimo momento, dotato di grande valore aggiunto.
Nei saloni del design e dell’arte della Triennale un percorso di fragranze e anche tanta attenzione ai flaconi. Ecco la bottiglia sagomata come una colonna, o con increspature che la fanno somigliare a un abito da sera o a una sottoveste o a un manichino o a una colonna romana, tappi gioiello o simili alla corolla di un fiore, sfaccettature art déco, nastri di gros grain, serigrafie in oro, sottili arabeschi, loghi satinati. Anche per la casa da Culti che ha « casa » in corso Venezia, sono sempre più grandi i flaconi che con i bastoncini inebriano ogni ambiente.
«Milano si riconferma il centro dei grandi affari e della comunicazione del prodotto - spiega Silvio Levi presidente della Calè -. Arabi, asiatici, qui c’è tutto il mondo in cerca dell’eccellenza che serve al settore. Purtroppo in Italia manca il supporto tecnico alla professione. Qui anche chi studia anni finisce a fare saponette».