Arrivano notizie incoraggianti dal Job Career Center, osservatorio della Fondazione CUOA sul mondo del lavoro. L’indagine sulle professionalità più richieste dalle aziende, effettuata su un campione di 700 aziende, ha evidenziato, tra 2010 e 2011, un incremento delle richieste di stage e di inserimento che sfiora il 2%. Una crescita non certo vertiginosa, ma che, in tempi difficili come questi, rimane un buon segnale.L’aumento è trainato dalle richieste nelle aree della Logistica, della Produzione e Lean, della Ricerca e Sviluppo, i settori che complessivamente registrano il maggior numero di inserimenti e stage lavorativi in assoluto (circa il 20% del totale), in aumento del 27% rispetto all’anno precedente. Dati positivi arrivano anche dal Retail, cresciuto del 30%, dal Product and Project (+21% nel 2011), entrambi vicini all’8% del campione, e dal settore degli Acquisti, che registra un significativo incremento (+74%) delle domande su base annua (giunte al 6,3% delle richieste complessive). Diminuiscono (meno 12,37% nel 2011), invece, le richieste nel settore dell’Amministrazione Finanza e Controllo (pari al 16,1% del dato complessivo), in ambito commerciale e delle vendite (scese dell’11%) e delle consulenze (calate del 44,8%).
Non ci sono grandi variazioni tra 2010 e 2011 per quanto riguarda il settore della Comunicazione e del Marketing, che si mantiene stabile al 10,4% del campione.
Un elemento confortante e promettente, che conferma un trend che già si incominciava ad intravvedere alla fine del primo semestre 2011, è l’elevata richiesta di profili Junior (con meno di tre anni di lavoro alle spalle): si tratta di oltre il 64% del campione. Segno che la volontà di investire su professionalità giovani, che abbiano ricevuto un’adeguata formazione, rimane molto forte, nonostante il periodo di crisi. La gran parte delle proposte arriva dalle aziende (in crescita rispetto al 2010 al 63%), poi da società di selezione (32%) e di consulenza (3%), infine dalle banche (2%).Dal punto di vista della geografia delle richieste si segnala un importante aumento di quelle provenienti dalla Lombardia, arrivate al 15,3% del totale. La parte del leone continua a farla, naturalmente, il Veneto con il 64,4%, mentre dall’estero arrivano il 5% delle richieste di inserimento lavorativo (provenienti da Olanda, Germania, Russia, Svizzera, Messico, India, Cina, Belgio, Lussemburgo, Romani, Corea del Sud, Tunisia). Seguono le altre regioni italiane con il 4,2% dell’Emilia-Romagna, il 2,5% del Lazio e l’1,5% di Toscana, Friuli e Trentino.