giovedì 20 dicembre 2012
COMMENTA E CONDIVIDI
​McDonald’s Italia ha annunciato che creerà oltre 3mila nuovi posti di lavoro entro il 2015, di cui 1.100 nel 2013: una promessa importante, un’assunzione di responsabilità da parte dell’azienda che, in un periodo di crisi economica, di disoccupazione e di precarietà come quello che si sta vivendo attualmente, continua a credere nell’Italia. Tanto da aprire nei prossimi tre anni 100 nuovi ristoranti sul territorio nazionale. “McDonald’s rappresenta oggi, in una situazione dove le possibilità di occupazione per i giovani sono poche e molto spesso precarie, l’occasione di entrare nel mondo del lavoro con un contratto stabile e con possibilità di crescita - dichiara Roberto Masi, amministratore delegato McDonald’s Italia -. Con questo piano di investimento si conferma che McDonald’s crede nell’Italia e desidera ampliare la sua presenza con l’apertura di nuovi ristoranti, creando nuove opportunità di impiego su tutto il territorio nazionale e di sviluppo dell’imprenditoria locale attraverso il rafforzamento e l’ampliamento della rete di Franchisees”.I 3mila nuovi posti di lavoro annunciati prevedono, nella stragrande maggioranza, un contratto di inserimento di apprendistato (equiparati dalla legge ai contratti a tempo indeterminato), applicabile dai 18 ai 29 anni, che avrà  una durata media di 36 mesi: si passerà così dai 16.700 dipendenti contati nel 2012 a quasi 20mila nel 2015. La metà di queste nuove assunzioni verranno fatte nelle regioni del Centro-Sud della Penisola. Il 94% dei dipendenti che lavorano da McDonald's è assunto con una forma contrattuale stabile: in particolare il 71% con un contratto a tempo indeterminato e il 23% con contratto di apprendistato.Nel sistema McDonald's il merito, le pari opportunità e la crescita professionale sono pilastri fondamentali. Attraverso la formazione e il supporto costante, chiunque può arrivare a ricoprire i ruoli più elevati, partendo dalle posizioni più operative per arrivare fino a quelle di maggiore responsabilità nazionale e internazionale. Il 90% dei direttori dei ristoranti ha iniziato dal gradino più basso, mentre il 40% degli impiegati della sede centrale proviene dai ristoranti. L'età media dei crew (coloro che svolgono mansioni operative) è di 29 anni e ben l'80% dei dipendenti totali ha un'età inferiore ai 35 anni.I lavoratori studenti rappresentano il 30% della popolazione, dato che conferma il fatto che McDonald’s rappresenta un’opportunità di ingresso nel mondo del lavoro ma anche un’opportunità per mantenersi durante gli studi. Un altro dato significativo è rappresentato dalla presenza femminile: il 61% dei dipendenti sono donne. Le pari opportunità in McDonald’s sono evidenti anche guardando ai livelli direttivi: sono donne, infatti, il 50% delle direttrici di ristorante. Studenti al primo impiego o mamme lavoratrici, cittadini stranieri o lavoratori in cerca di nuove sfide, a tutti sono offerte le medesime opportunità e gli stessi strumenti organizzativi, formativi e professionali. Parlare di lavoro oggi non è semplice. McDonald’s Italia ha deciso, però, di raccontare cosa significa lavorare in McDonald’s e quali sono i futuri progetti di espansione attraverso una campagna di comunicazione on air dal 30 dicembre.Diretti da un regista di fama mondiale, Gabriele Salvatores, sono gli stessi dipendenti McDonald’s a raccontare il lavoro da McDonald’s. Un regista da Oscar per raccontare una storia importante, quella di giovani che vogliono lavorare e studiare, di donne che riescono a conciliare lavoro e famiglia, di un’Italia che non ha paura di rimboccarsi le maniche e di lavorare duro, ma che allo stesso tempo può e deve contare su opportunità di lavoro concrete e contratti stabili.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: