lunedì 9 novembre 2015
Per l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (nella foto la sede di Parigi), «il tasso di disoccupazione appare destinato a calare dal 12,7% del 2014 all'12,3% nel 2015, per poi scendere ulteriormente all'11,7% nel 2016 e all'11% nel 2017».
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La ripresa dell'economia italiana "si sta consolidando" e "sta gradualmente guadagnando velocità, con la fiducia di famiglie e imprese che migliora e la tendenza della produzione industriale che sale, sebbene in maniera volatile" laddove "il mercato del lavoro continua a migliorare", con un tasso di disoccupazione che appare destinato a calare dal 12,7% del 2014 all'12,3% nel 2015, per poi scendere ulteriormente all'11,7% nel 2016 e all'11% nel 2017. È il quadro dipinto dal nuovo Economic Outlook dell'Ocse, che sottolinea come "il miglioramento del mercato del lavoro sta trainando la fiducia di consumatori e imprese nonché, insieme ai bassi prezzi di energia e materie prime, il potere d'acquisto e i consumi privati".Per queste ragioni, avverte l'organizzazione di Parigi, è "prioritario" rendere strutturali gli sgravi per le nuove assunzioni e "spostare definitivamente il carico fiscale dal lavoro ai consumi eal settore immobiliare". Inoltre, "aumentare le tasse ambientali rafforzerebbe le fondamenta di una crescita più forte, più verde e più inclusiva". Le criticità principali sono invece rappresentate dalle sofferenze bancarie che comprimono il credito e dalla "lenta crescita del mercato per le esportazioni". In generale, la stessa inflazione moderata (vista in crescita dallo 0,2% del 2015 allo 0,8% nel 2016 e all'1,1% nel 2017) è spia di una fiacchezza economica che rimane "estesa, seppure in declino".Le previsioni per l'economia italiana sono soggette a rischi al ribasso quali nuove turbolenze finanziarie nell'Eurozona e un ulteriore indebolimento dei partner commerciali, "in particolare laRussia", mentre la ripresa degli investimenti potrebbe rivelarsi più robusta del previsto se verrà costituita una bad bank.
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