giovedì 21 gennaio 2016
​Il presidente Usa al Salone. «Orgoglioso del salvataggio dell'auto». E poi sale a bordo del nuovo minivan di Fiat-Chrysler
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​«L'industria automobilistica è tornata e non potrei essere più orgoglioso della strada fatta dal 2009, quando era sull'orlo del baratro». Barack Obama parla da Motor City durante una visita al Salone dell'Auto diDetroit, simbolo della rinascita dell'industria automobilistica e della forza dell'America. Nessuno degli amministratori delegati delle “Tre Sorelle” di Detroit era presente al momento della visita del presidente americano. Una visita con la quale Obama celebra il successo di una delle sue decisioni più criticate, il salvataggio dell'auto, e apre lastrada al suo futuro, con una spinta sulle auto elettriche. 

«Abbiamo l'economia più forte al mondo. Oggi è il 10% più grande di prima della crisi, mentre quella europea deve ancora tornare ai livelli pre 2007», ha detto il presidente americano, in un messaggio indiretto ai candidati repubblicani che criticano lo stato dell'economia statunitense e che «fanno a gara” per chi ne parla più male. «General Motors e Chrysler non esisterebbero oggi senza il salvataggio» deciso nel 2009. «Sette anni fa le vendite di auto sono scese ai minimi da 27anni. L'anno scorso hanno raggiunto i massimi di tutti i tempi», ha aggiunto Obama, ricordando le critiche ricevute per il salvataggio dell'auto.

Al Salone di Detroit, Obama si è fermato in vari stand, anche in quello di Fca dove ha visto di persona (e salito a bordo) il nuovo minivan Chrysler Pacifica e le nuove Jeep, inclusa la Wrangler prodotta nell'impianto di Toledo in Ohio. «Si entra e si esce con facilità», ha commentao Obama riferendosi al minivan Chrysler. «Viricordate Get Shorty?», ha chiesto, riferendosi al film degli anni1990. «È bello guidare un minivan».

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