venerdì 11 settembre 2015
Si chiama Bioupper, avrà la durata di due anni e aiuterà i giovani a elaborare, formalizzare e presentare nuove idee di business nel campo delle scienze della vita.
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Novartis Italia e Fondazione Cariplo annunciano l'accordo a sostegno di giovani talenti, che vogliono creare una start up nelle scienze della vita e partecipare attivamente allo sviluppo economico. "Il nostro Paese deve poter investire sui suoi cervelli migliori, favorendo l'incontro tra il sistema industriale e i ricercatori maggiormente preparati. Solo così saremo capaci di sostenere lo sviluppo economico, sociale e occupazionale italiano - afferma Guido Guidi, head pharma region Europe Novartis -. L'industria, affiancata da soggetti istituzionali e accademici, deve poter svolgere un ruolo trainante per colmare il divario tra la ricerca di base e il raggiungimento di outcome concreti per l'innovazione. Bisogna riconoscere ai privati la capacità e il ruolo di partner ideali nella valorizzazione delle giovani risorse del paese, al fine di sostenere lo sviluppo di startup innovative e di idee imprenditoriali di successo". Il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ha così commentato l'avvio del progetto: "Questa iniziativa è un nuovo esempio di come oggi la filantropia può essere leva per far nascere e crescere iniziative imprenditoriali che creino occupazione - soprattutto per i giovani - e che vadano a beneficio della collettività. Certamente le attività in campo biomedicale svolte grazie all'iniziativa lanciata con Novartis raggiungeranno questi obiettivi. La Fondazione ha da tempo intrapreso la via delle partnership, anche a livello internazionale, perché i problemi che ci troviamo di fronte si possono affrontare solo lavorando insieme. Non è la prima volta che Fondazione Cariplo avvia un'iniziativa anche con aziende o fondazioni di impresa e le esperienze fatte dimostrano che pubblico, privato e privato sociale insieme possono generare innovazione, cambiamento e, come in questo caso, sostenere l'occupazione". Il progetto, chiamato Bioupper, avrà la durata di due anni e aiuterà i giovani start-upper a elaborare, formalizzare e presentare nuove idee di business nel campo delle scienze della vita, accompagnandoli in un percorso strutturato e premiando le iniziative ritenute più meritevoli con un contributo economico. Le aree di intervento sono quelle della medicina, biotecnologie applicate alla salute, medicina rigenerativa, medicina personalizzata, nutraceutica, software applicativi per la salute, servizi di e-health, dispositivi medici e strumenti per la diagnostica.
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