Un momento del corso
Nasce una rete di imprese e soggetti della società civile per aiutare la ripartenza delle persone in difficoltà. Che sono tante, e sono destinate ad aumentare sotto i colpi della pandemia che ha già bruciato 330mila posti di lavoro. L’iniziativa parte dall’associazione Next e da Procter & Gamble che lanciano un nuovo modello di formazione e inclusione sociale: il nome, Aula 162, si ispira al paragrafo 162 dell’enciclica 'Fratelli tutti' in cui Papa Francesco sottolinea che «non esiste peggiore povertà di quella che priva della dignità del lavoro». L’obiettivo è fornire una formazione gratuita a persone in difficoltà per inserirle in aziende che hanno necessità di manodopera e spesso non la trovano. Come è accaduto alla Number1, impresa leader in Italia nel settore della logistica che ha già testato l’efficacia di questo percorso formativo con l’inserimento lavorativo di 115 persone su 178 partecipanti a un corso organizzato in azienda. Renzo Sartori, presidente di Number1 e Associazione Next, evidenzia che «Aula 162 è un progetto di responsabilità sociale e di creazione di ricchezza sul territorio, ma è soprattutto un valore aggiunto per le aziende che hanno l’opportunità di assumere risorse con un alto livello di formazione, come ha dimostrato l’espe- rienza realizzata a Parma in questi tre anni». La platea a cui si rivolge l’iniziativa comprende le persone che hanno perso lavoro a causa di Covid19, soggetti vulnerabili, migranti, rifugiati e donne vittime di violenza. Per selezionare i profili da formare e collocarli nel mercato del lavoro, il progetto si avvale della collaborazione sul territorio di Caritas, Croce Rossa Italiana, ManpowerGroup e Fondazione Human Age Institute.
«Per noi questa iniziativa si inserisce nel programma di cittadinanza d’impresa 'P&G per l’Italia' con cui vogliamo contribuire a creare un futuro sostenibile a livello sociale e ambientale, perché nessuno venga lasciato indietro - commenta Paolo Grue, presidente e amministratore delegato di Procter & Gamble . Per incrementare il progetto sarà importante il contribuito di tutte le imprese, dell’industria e della distribuzione che si metteranno a disposizione e a cui chiediamo di unirsi a noi per dare vita a un circolo virtuoso con l’obiettivo di aiutare il maggior numero di persone bisognose ». Aula 162 debutta in provincia di Milano e Parma, presto partirà in altre città dove si è già manifestata la disponibilità di aziende, enti locali, associazioni di categoria e del terzo settore. È al vaglio la possibilità di coinvolgere nel progetto anche la Fondazione per il Sud, e il ministero del Lavoro lo segnala tra le 'best practices'. Resta da vedere quante persone beneficeranno dell’iniziativa, ma fin d’ora va sottolineata la validità di un metodo che si muove nella logica della sussidiarietà, mettendo insieme energie di varia provenienza e intercettando le necessità dei diversi comparti grazie al protagonismo di soggetti radicati sul territorio. Non si va lontano rimanendo in una logica di assistenzialismo statalista e di aiuti a pioggia, occorre promuovere iniziative che rimettano in moto l’iniziativa personale. «Aiutare i poveri con il denaro - scrive Papa Francesco nell’enciclica 'Fratelli tutti' - dev’essere sempre un rimedio provvisorio per fare fronte a delle emergenze. Il vero obiettivo dovrebbe sempre essere di consentire loro una vita degna mediante il lavoro». Cominciando anche da un’aula.