Un’alleanza e un manifesto per l’economia circolare che vedono insieme importanti aziende simbolo del made in Italy già impegnate sul tema, e un documento complessivo del governo sono stati presentati ieri nella sede romana di Confindustria con il patrocinio dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. Obiettivo: rafforzare l’impegno per un continuo miglioramento delle aziende italiane sul fronte dell’innovazione, della competitività e delle prestazioni ambientali.
A promuovere l’alleanza Enel ed Intesa Sanpaolo che hanno firmato con Novamont, Costa Crociere, il gruppo Salvatore Ferragamo, Bulgari, Fater e Eataly il manifesto che coinvolge, come capofila per ciascun settore, un’azienda protagonista del made in Italy a livello internazionale. Il documento di "posizionamento strategico nazionale" del governo dal titolo "Verso un modello di economia circolare per l’Italia" si inserisce nella più ampia strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, contribuendo in particolare alla definizione degli obiettivi sull’uso efficiente delle risorse e dei modelli di produzione e consumo sostenibili. L’economia circolare punta alla trasformazione dei processi e al re-design dei prodotti e dei servizi favorendo il superamento delle tradizionali divisioni tra diversi settori industriali e una maggiore sinergia tra le aziende.
L’innovazione e la sostenibilità diventano così parte integrante del business e scelta strategica di competitività, anche nell’ottica della lotta ai cambiamenti climatici. «Il modello circolare rappresenta un elemento di rottura positivo, capace di creare nuovo valore di crescita» ha detto Mauro Micillo, responsabile divisione Corporate&Investment Banking di Intesa Sanpaolo. «Per noi è significativo l’impegno in ambito di sostenibilità ambientale che ci ha valso diversi riconoscimenti tra cui l’inclusione in numerosi indici e, in particolare, nel Dow Jones Sustainability Index - ricorda Micillo - già dal 2015 siamo diventati l’unico partner globale nei servizi della fondazione Ellen McArthur, la più grande istituzione privata al mondo impegnata in questo ambito». La circular economy secondo Intesa è una sfida innovativa e strategica che porterà importanti benefici a livello globale. «L’innovazione non è un viaggio in solitaria ma un percorso che si nutre di contaminazione di saperi, competenze e interconnessioni. Richiede, insomma, un salto culturale dell’intero sistema» ha detto Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont, azienda leader nel settore delle bioplastiche.