martedì 8 gennaio 2013
Le selezioni inizieranno nei prossimi giorni. Le allieve e gli allievi potranno imparare il mestiere e poterlo sfruttare come prospettiva occupazionale. In più le pizze che ogni giorno verranno realizzate saranno donate ai bisognosi.
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Uno spazio abbandonato di proprietà del Comune di Napoli diventa contemporaneamente scuola per far diventare pizzaioli i ragazzi dei quartieri a rischio e mensa per i poveri. È la "Pizzeria dell'impossibile", lo spazio realizzato dai Fratelli La Bufala e inaugurato in via De Blasiis, dove, a due passi dalle botteghe dei pastori che attirano turisti da tutto il mondo, c'è il dormitorio pubblico e ora anche questo spazio che dà due volte speranza. "La Pizzeria dell'impossibile - ha spiegato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris - e la mensa del popolo, che abbiamo voluto per dare dei pasti caldi ai poveri che purtroppo sono tanti, ma anche per realizzare una scuola per pizzaioli in modo da dare delle prospettive di lavoro ai minori a rischio". La pizzeria è stata realizzata dai Fratelli La Bufala con un investimento di circa 30-40mila euro e distribuirà circa 100 pizze al giorno ai poveri che potranno mangiarla lì nel locale. In più, la pizzeria diventerà sede del progetto "Finchè c'è pizza c'è speranza", dell'Associazione Scugnizzi che già insegna l'arte della pizza ai giovani detenuti del carcere minorile di Nisida. "Questa - ha proseguito De Magistris, che ha inaugurato la pizzeria insieme con gli assessori Tuccillo e D'Angelo - è una ulteriore esperienza che dimostra come pubblico e privato possono stare insieme e di questo dobbiamo ringraziare i Fratelli la Bufala, che hanno realizzato la pizzeria, e l'Associazione Scugnizzi per il progetto dei minori a rischio. Noi, come amministrazione comunale, siamo molto soddisfatti di mettere a reddito sociale un bene della città per poveri e per dare speranza ai giovani". I ragazzi, dai 14 ai 21 anni, saranno selezionati nei prossimi giorni e, divisi per giorni e per diversi turni quotidiani. Seguendo gli insegnamenti del maestro pizzaiolo Gennaro Gattimolo, potranno così imparare il mestiere e poterlo sfruttare come prospettiva occupazionale. In più le pizze che ogni giorno verranno realizzate saranno donate ai poveri, consentendo così ai ragazzi di fare esperienza senza sprecare cibo.  "La nostra mission aziendale - ha spiegato Maurizio Morselli, direttore amministrativo dei Fratelli La Bufala - è di far conoscere la pizza napoletana nel mondo. Con questa scuola formiamo pizzaioli che avranno l'occasione di entrare nel mercato del lavoro e anche di essere ambasciatori all'estero della tradizione della pizza napoletana, come i due ragazzi di Nisida che hanno imparato il mestiere e oggi lavorano in una pizzeria di Malta". Un impegno nel sociale, quindi, per il marchio napoletano di pizzerie che, come ricorda il presidente del gruppo Emme Sei di cui fa parte la società di ristorazione, Giuseppe Marotta, "da tempo ha deciso di investire energie a favore di più giovani per offrire loro concrete opportunità di riscatto". "Ci occupiamo - ha infine ricordato l'assessore alle politiche sociali Sergio D'Angelo - di lungomare e grandi eventi ma anche di lotta alla povertà e all'esclusione sociale, come dimostra questo locale. E nelle prossime settimane proseguiremo con un nuovo dormitorio all'Albergo del Poveri, dove i senzatetto potranno dormire, usare i servizi e avere un armadietto dove conservare le proprie cose".
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