giovedì 19 settembre 2013
​Sono 11.923 i posti nelle Università per formare i medici e 19.537 per gli infermieri. Interessati anche veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici e  psicologi.
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​Accordo raggiunto, in Conferenza Stato-Regioni, sulla determinazione del fabbisogno formativo per il Servizio sanitario nazionale per l'anno accademico 2013-2014 per le professioni di medico chirurgo, veterinario, odontoiatra, farmacista, biologo, chimico, fisico e  psicologo. Sì anche all'accordo tra Governo e Regioni sulla determinazione del fabbisogno nelle Università per il Servizio sanitario nazionale 2013-2014, delle professioni sanitarie e dei laureati specialisti nelle professioni sanitarie.Il fabbisogno di formazione dei camici bianchi è stato fissato in 11.923 unità, 571 in meno rispetto al fabbisogno 2012-2013. A livello regionale anche in questo biennio accademico la parte del leone la fa il Lazio che aumenta il numero di posti necessari nelle Università passando da 1.714 unità a 1.750. Seguono la Campania e la Lombardia, che come nel precedente biennio conferma il loro fabbisogno rispettivamente con 1.500 e 1.350 medici. Scende invece il fabbisogno di medici in Sicilia: dai 1.500 camici bianchi passa a 1.000. Il fabbisogno formativo per i farmacisti è stato determinato in 578 unità (16 unità in più rispetto all'anno accademico 2012/2013). La maggiore richiesta è in Campania (140 farmacisti) e in Calabria (100). Lazio, Abruzzo e Molise hanno aumentato il loro fabbisogno rispetto al precedente anno accademico. Nel Lazio i posti sono aumentati di 13 unità: 50 in totale. In Abruzzo il fabbisogno è stato di 12 unità (due in più rispetto al precedente biennio). In Molise ci saranno tre posti disponibili.Il numero degli infermieri con formazione di base è stato fissato in 19.537 (erano  24.143 nel 2012/2013), quello degli ostetrici in 1.083 addetti (erano 1.091). Cresce la richiesta per gli infermieri pediatrici: da 278 a 353. Il fabbisogno per l'area infermieristica e ostetrica con laurea magistrale è invece di 799 (erano 1.050 unità nel precedente biennio accademico). Sul fronte delle professioni sanitarie della riabilitazione, tra le figure contemplate, il fabbisogno relativo ai fisioterapisti è stato determinato in 2.264 unità (solo due unità in più), mentre aumenta quello per i logopedisti (da 588 a 635 nel 2012/2013). Il fabbisogno di personale in formazione magistrale per questa area è invece di 328 unità (erano 357).
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