È stata presentata al ministero degli Esteri, a seguito di un patrocinio concesso dal Ministro Giulio Terzi, un’iniziativa congiunta di San Patrignano e dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno per la lotta alla tossicodipendenza. Il più grande centro antidroga d’Europa e l’Università Telematica Internazionale Uninettuno hanno infatti stipulato un accordo per la realizzazione del master in “operatore socio sanitario nel campo delle tossicodipendenze”. Il modulo accademico è stato illustrato alla presenza dell’ex ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Letizia Moratti, del responsabile terapeutico di San Patrignano, il medico Antonio Boschini, del rettore dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno, Maria Amata Garito e del direttore Generale per la cooperazione allo sviluppo, Elisabetta Belloni. Il master sarà rivolto principalmente a quei Paesi del Maghreb e del mondo arabo in cui il problema della tossicodipendenza sta crescendo. Per questo a realizzarlo con San Patrignano sarà l’Università Telematica Internazionale Uninettuno che da sempre crea insieme a molte Università del Mondo Arabo, corsi di laurea, master e corsi di formazione professionale a distanza su internet in diverse lingue. Il master per “operatore sociosanitario nel campo delle tossicodipendenze” sarà quindi attivato, oltre che in l’Italia, in tutti i Paesi aderenti alla Lega Araba che ne faranno domanda. Il ministro Terzi ha accolto molto positivamente l’iniziativa, auspicando la più ampia partecipazione da parte dei Paesi della Lega Araba. La Farnesina sosterrà il progetto anche promuovendo gli opportuni contatti tra Uninettuno/San Patrignano ed i Paesi interessati. Le lezioni, svolte a distanza, per televisione e internet, e diffuse in 4 lingue (arabo, francese, inglese e italiano), serviranno a creare competenze legate alle problematiche delle tossicodipendenze. Per l’erogazione del master a distanza sarà utilizzata la piattaforma dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno, l’unica al mondo dove si insegna e si apprende in 6 lingue: italiano, inglese, francese, arabo, greco, e polacco. Il contributo progettuale di San Patrignano si concretizzerà nella formazione pratica, realizzata attraverso stage mirati presso la Comunità. Questa possibilità sarà riservata ogni anno ai 30 migliori studenti che avranno frequentato costantemente il corso a distanza e avranno superato brillantemente gli esami inerenti i contenuti nel master. «Per noi operatori di San Patrignano è fondamentale diffondere il nostro know-how rispetto il problema della tossicodipendenza – spiega il responsabile terapeutico della comunità
Antonio Boschini –. Stiamo parlando di Paesi in cui questo fenomeno è in crescita in quanto Paesi di transito tra Sud America ed Europa e che vogliamo fortemente aiutare, in linea con la nostra missione». La collaborazione fra San Patrignano e l’Università Telematica Internazionale Uninettuno però va oltre questo singolo master. Grazie all’Università Telematica Internazionale Uninettuno infatti la laurea è diventato un obiettivo possibile anche per i ragazzi di San Patrignano impegnati nel percorso di recupero. Grazie a un accordo specificamente elaborato tra la Comunità e l’ateneo telematico, i ragazzi non saranno più limitati dall’obbligo di frequenza fisica nell’intraprendere il percorso universitario. Uninettuno permetterà loro di assistere alle lezioni da remoto, via telematica e quindi di raggiungere il traguardo accademico. Ad oggi sono già 6 gli studenti iscritti a Psicologia. Oltre a questo indirizzo, l’università telematica offre la possibilità di scegliere tra le facoltà di Economia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere e Scienze della Comunicazione.