mercoledì 9 dicembre 2015
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Dopo cinque anni consecutivi di dati negativi, si registra un risultato netto sull’occupazione prevista in Italia per il primo trimestre 2016 pari al +1%, posizionandosi, in Europa, al livello del Belgio e della Svizzera e sopra la Francia (che ottiene un risultato del -1%). È quanto emerge dalla ricerca trimestrale di Manpower Group Meos (Manpower Employment Outlook Survey), condotta su un campione rappresentativo di 1.001 datori di lavoro presenti sul territorio italiano, che analizza le aspettative relative a nuove assunzioni nel primo trimestre 2016 rispetto all’ultimo trimestre del 2015."La ripresa economica italiana - ha commentato Stefano Scabbio, presidente Area Mediterranea ed Europa orientale ManpowerGroup - comincia a mostrare i primi segnali positivi e si prevede che il mercato del lavoro italiano si muova nella stessa direzione. Nel corso degli ultimi mesi, abbiamo registrato il miglioramento di diversi indicatori delle condizioni lavorative e la nostra ricerca mostra che, dopo molti anni di ristrutturazioni, le aziende italiane sembrano pronte ad aumentare gli investimenti e a implementare nuovi piani d’assunzione. Adesso, per restare competitivi è necessario più che mai che le società maturino una chiara comprensione delle competenze soft necessarie per vincere nei mercati di riferimento in un mondo del lavoro sempre più digitale e contraddistinto da un rapido cambiamento. La ripresa è ancora da sostenere, ed è importante evitare gli errori, trovare le persone giuste e gestire in modo continuo i talenti".Nel dettaglio, la ricerca registra risultati positivi nel settore della grande e piccola distribuzione e nel settore dei servizi Business&Finance, con un incremento delle aspettative di assunzione rispettivamente del +4% e +2% in relazione all’ultimo trimestre del 2015.Per il settore della distribuzione, il segnale positivo del primo trimestre 2016 deriva principalmente da una ripresa dei consumi interni, grazie alla quale le aziende sono tornate a investire in aperture di nuovi punti vendita con una copertura massiva del territorio; inoltre, le ristrutturazioni effettuate in precedenza hanno aumentato le capacità attuali d’investimento e i principali attori operanti nel settore risultano essere oggi, da un punto di vista finanziario, molto virtuosi.Per quanto riguarda il settore dei servizi economici e finanziari, i datori di lavoro prevedono prospettive di assunzione forti: in merito al comparto bancario, lo scenario risulta generalmente positivo per la rinnovata necessità di rinforzare gli organici a fronte delle forti riduzioni degli ultimi anni, per la nuova spinta a concedere fidi alle aziende e alla conseguente necessità di esperti del settore sul lato sales e sul lato analisi, e per le scadenze nel 2017 dei regolamenti Bce relative alle aree Audit, Compliance e It; in merito al reparto assicurativo, il trend 2016 appare positivo per le esigenze mostrate di svecchiare il comparto, per il forte sviluppo del settore digital (il quale richiede l’immissione di nuove competenze) e l’impatto positivo del Jobs act.Tra gli altri settori analizzati dalla ricerca, il settore comunicazione, logistica e trasporti ha segnato un -4% per il primo trimestre 2016. Nel dettaglio, il comparto delle comunicazioni sta attraversando una fase di contrazione e accorpamenti, e una competizione sui prezzi che sta erodendo i margini delle società.Il comparto trasporti, invece, prevede un trend fortemente positivo solo nel settore del trasporto aereo, in costante crescita a livello sia mondiale che nazionale: in Italia, sesta in Europa per numero di addetti del settore, si prevede, nei prossimi due anni, un incremento degli addetti principalmente per la gestione del traffico crescente e per l’ammodernamento delle infrastrutture.Debole anche il comparto manifatturiero, il quale si aspetta -3% nel primo trimestre 2016, nonostante si segnalino trend positivi nel settore Aerospace (civile e militare) grazie alla crescita generata dalla richiesta di nuovi aeromobili (più capienti e più performanti) da parte delle compagnie aeree; l’industria italiana, inoltre, è presente nei diversi segmenti del mercato del settore aeronautico, con particolare peso del settore civile, per il quale si prevede, nei prossimi mesi, un incremento netto della forza lavoro principalmente dovuto a nuove commesse e all’implementazione di nuovi cicli produttivi.A livello territoriale, il dato italiano appare fortemente disomogeneo tra le diverse aree del Paese. L’outlook nelle regioni del centro-Italia segnala un risultato netto del +4% rispetto all’ultimo trimestre del 2015, e del +9% se paragonato al primo trimestre 2015 e +12% rispetto all’anno precedente.Aspettative sulle nuove assunzioni immutate, invece, per il Nord-Est, che segna 0% per il primo trimestre del 2016, e resta stabile rispetto al primo trimestre 2015 e anno su anno, e positive per il Nord-Ovest, con un outlook pari al +1%, +5% in relazione al primo trimestre 2015 e +11% anno su anno. Rimane negativo il dato delle regioni delle Sud e le isole, con -6% atteso nel primo trimestre 2016 rispetto all’ultimo trimestre 2015, -2% rispetto al primo trimestre 2015 e invariato se considerato anno su anno.Infine, si registrano diversi trend in relazione alle dimensioni aziendali: mentre l’outlook per medie (50-249 dipendenti) e grandi aziende (250+ dipendenti) si attesta a un +5%, le piccole aziende (10-49 dipendenti) segnano +1%, mentre le micro aziende (meno di 10 dipendenti) non registrano variazioni delle aspettative rispetto all’ultimo trimestre 2015 (0%).
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