venerdì 11 settembre 2015
I profili più ricercati interesseranno l'area della vendita (sales engineer, agente di commercio) e della progettazione (progettista meccanico e architetto). Continuano a essere ricercate anche figure manageriali come project manager e project engineer (nella foto Stefano Scabbio,  presidente Area Mediterranea Manpower Group).
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Le prospettive di assunzione per i prossimi tre mesi resteranno relativamente stabili rispetto a quelle del trimestre precedente. È quanto emerge dai dati dell'indagine trimestrale Previsioni Manpower sull'Occupazione, effettuata su un campione di 1001 datori di lavoro italiani. La previsione nettasull'occupazione si attesta, infatti, a un -4%, lo stesso valore registrato nel terzo trimestre del 2015 (luglio-settembre).Le aree geografiche più forti saranno quelle del Nord-Est e del Sud/Isole dove i datori di lavoro riferiscono intenzioni di assunzione migliori rispetto alle altre aree geografiche. Analizzando invece i specifici settori, migliora il settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio, frena invece quello alberghiero e della ristorazione."Nonostante il segno resti negativo per il quarto trimestre 2015 - ha dichiarato Stefano Scabbio, presidente Area Mediterranea Manpower Group- si intravedono segnali incoraggianti, anche se ancora deboli, provenienti da molti settori industriali, che potrebbero aiutare a consolidare la ripresa nel 2016. Un esempio è il settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio che segna un indice in aumento da ormai quattro trimestri consecutivi e il dato più alto degli ultimi sette anni". Analizzando la composizione delle offerte di lavoro per settore, si scopre che i profili più ricercati per i prossimi tre mesi interesseranno l'area della vendita (sales engineer, agente di commercio) e della progettazione (progettista meccanico e architetto). Continuano a essere ricercate anche figure manageriali come project manager e project engineer.I datori di lavoro prevedono che nel periodo ottobre-dicembre il numero dei dipendenti calerà in otto dei dieci settori industriali. Le prospettive di assunzione più deboli sono quelle relative al settore minerario ed estrattivo, per il quale la previsione netta sull'occupazione si attesta a -18%. Anche i datori di lavoro del settore pubblico e sociale riferiscono prospettive di assunzionenegative, con una previsione pari a -11%, mentre per il settore delle costruzioni la previsione è di -10%.Nel frattempo, i datori di lavoro del settore ristoranti e alberghi prevedono un mercato del lavoro fermo, con una previsione pari allo 0% e il settore commercio all'ingrosso e al dettaglio a +1%. Rispetto al trimestre precedente, i datori di lavoro riferiscono prospettive di assunzione migliori in sei comparti industriali su dieci. Rispetto all'anno scorso, invece i piani di assunzione migliorano in cinque dei dieci settori industriali.  Secondo l'indagine, i mercati del lavoro più deboli saranno quelli del Centro Italia e del Nord-Ovest, dove i datori di lavoro dichiarano una previsione netta sull'occupazione pari a -5%. Nel frattempo, sia nel Nord-Est che nel Sud/Isole le previsioni si attestano a -4%. Rispetto al trimestre precedente, le intenzioni di assunzione si rafforzano in due delle quattro regioni, con i datori di lavoro che segnalano aumenti delle previsioni di quattro e due punti percentuali nel Sud/Isole e nel Nord-Ovest, rispettivamente.Tuttavia, le previsioni per il Nord-Est sono più forti di nove punti percentuali, mentre si segnala un calo di due punti percentuali nel Centro Italia. Rispetto all'anno precedente, i piani di assunzionesono in calo in tre delle quattro regioni, in particolare di cinque e due punti percentuali nel Nord-Est e nel Centro Italia, rispettivamente. Altrove, i datori di lavoro del Sud/Isole dichiarano un modesto miglioramento di sei punti percentuali.Nel periodo ottobre-dicembre, i datori di lavoro di tre delle quattro categorie relative alle dimensioni delle aziende prevedono un calo del numero di dipendenti. Si prevede che i mercati del lavoro più deboli riguarderanno le micro aziende (meno di dieci dipendenti) e piccole aziende (10-49 dipendenti), con previsioni nette sull'occupazione pari, rispettivamente, a -7% e -6%. La previsione per i datori di lavoro delle grandi aziende (dai 250 dipendenti in su) si attesta invece a -3%. D'altro canto, i datori di lavoro delle medie aziende (50-249 dipendenti) restano cauti in merito alle prospettive di assunzione, con una previsione di +1%.
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