giovedì 7 gennaio 2016
La ricerca, che ha coinvolto circa 4mila membri del social in 40 differenti Paesi, compresa l'Italia, si propone di individuare quali saranno le sfide da affrontare, le potenziali opportunità, le priorità e le tendenze nei prossimi 12 mesi.
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La necessità di un maggiore investimento nelle assunzioni di qualità, ma anche il riconoscimento dei social network professionali come prima fonte di ricerca e acquisizione dei talenti. E, ancora, aumentare gli investimenti nell'employer branding, e l'esigenza di valorizzare e continuare a mantenere i propri talenti in azienda. Sono questi, secondo i risultati della ricerca Global Recruiting Talent Trends 2016 di Linkedin, le quattro mosse fondamentali per l'acquisizione di talenti nel 2016. La ricerca, coinvolgendo circa 4mila membri di Linkedin in 40 differenti Paesi, compresa l'Italia, si propone di individuare quali saranno le sfide da affrontare, le potenziali opportunità, le priorità e le tendenze che definiranno l'acquisizione di talenti delle aziende a livello globale nei prossimi 12 mesi.In particolare, in Italia tre sono state le tendenze emerse da questa ricerca. Secondo il 31% degli hr manager in Italia il miglior modo per valutare le performance dei propri team è quello di verificare la qualità delle assunzioni effettuate. Per farlo, il 67% di loro valuta le performance dei nuovi assunti, il 36% lo fa valutando la soddisfazione dei manager che li hanno assunti e il 45% di loro invece vuole mettere in atto una strategia di employer branding più efficace.E, ancora, il 46% considera il recruiting degli studenti come una parte fondamentale nelle proprie strategie di talent acquisition e, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'Italia è il Paese europeo che investe di più nell'assunzione di giovani talenti. Inoltre, nel 2015 l'utilizzo dei social network professionali per l'acquisizione di talenti è aumentato rispetto all'anno precedente, portando il 51% degli intervistati a considerarli il migliore strumento per il recruiting di qualità.In particolare, il 42% di loro vede l'uso di queste piattaforme come un trend essenziale anche sul lungo periodo, mentre il 61% li considera come il migliore strumento per un'efficace strategia diemployer branding.
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